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Cronaca Piove di Sacco

Trasfertisti del crimine, arrestati con 200mila euro di refurtiva

Dopo il fermo del 9 dicembre, quattro albanesi sono finiti in carcere con l'accusa di furto aggravato in concorso. E' in corso l'inventario della refurtiva per restituirla ai legittimi proprietari

L'emergenza furti in provincia di Padova, come da tradizione a fine anno, è un fenomeno molto delicato su cui le forze dell'ordine stanno lavorando senza sosta. Se è inevitabile che le scorribande non manchino, è giusto anche sottolineare che una banda di albanesi che aveva messo sotto assedio l'area della Saccisica e del Conselvano è stata assicurata alla giustizia e ora si trova in carcere a Padova. Nella prima mattina del 9 dicembre a Pontelongo, i carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco, congiuntamente ai colleghi delle Api della Compagnia di Padova, dopo un'intensa attività investigativa hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, Klinton Mustafa di 29 anni, Erjol Shtjefanaku di 38, Ervis Ndreu di 27 e Fiogert Copani di 25 anni.

Il bottino

Nel covo dei quattro a Pontelongo sono stati rinvenuti titoli, preziosi (circa 700 grammi di oggetti in oro e numerosi orologi di valore), accessori, articoli da profumeria, in parte provento di furti in abitazione perpetrati nei giorni scorsi a Piove di Sacco, Correzzola e Conselve. Sono ancora in corso accertamenti sulla cospicua restante parte della refurtiva per individuarne la provenienza. Erano alcuni giorni che i militari tenevano d’occhio l’abitazione perquisita, alla stessa sono arrivati dopo che in più occasioni è stata segnalata una Fiat Panda aggirarsi con fare sospetto in aree dove sono stati perpetrati furti in abitazione. Le attività di riscontro poste in essere anche grazie alla consultazione dei sistemi di lettura targhe presenti sul territorio hanno consentito di individuare la targa del veicolo ed infine di rintracciarlo lasciato in sosta in un parcheggio nell’abitato di Pontelongo.

L'irruzione e l'arresto

Dopo alcuni giorni di osservazione è stato possibile individuare con precisione l’abitazione in uso agli utilizzatori del veicolo, di proprietà di una famiglia di origini albanesi ma in realtà disabitata da tempo. Fino all’alba del 9 dicembre quando si è deciso di procedere all’irruzione. Nell’abitazione sono stati rintracciati 4 cittadini albanesi che, sorpresi nel sonno non hanno opposto resistenza all’intervento dei militari, uno di essi con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, segno di una lunga permanenza in Italia, mentre gli altri sono risultati aver avuto ingresso in area Schengen fra la fine di ottobre e la fine di novembre.

Le federe per occultare la refurtiva

Parte del materiale rinvenuto è stato subito ricondotto a due furti in abitazione perpetrati nella serata precedente dell'Immacolata a Piove di Sacco e Brugine, inoltre è stato rinvenuto l’abbigliamento indossato durante una delle due azioni delittuose ed un piede di porco di colore rosso, come è stato possibile verificare dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza presente in una delle abitazioni visitate. Rinvenute anche le federe dei cuscini utilizzate per raccogliere il materiale trafugato. Le operazioni di catalogazione della refurtiva rinvenuta e sequestrata, del valore stimato in non meno di 200mila euro sono al momento in corso e nei prossimi giorni si procederà a contattare le vittime di furti in abitazione perpetrati negli ultimi tempi per le operazioni di riconoscimento. I quattro al termine delle formalità di rito sono stati associati alla casa circondariale di Padova a disposizione della Procura della Repubblica.

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