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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Piove di Sacco

Violenze sul bambino della compagna: smascherato dalle maestre

Una storia di ordinaria follia è venuta alla luce dal Piovese. Un uomo di 39 anni moldavo ha ripetutamente picchiato a sangue il piccolo. Ora dovrà fare i conti con la giustizia

Una storia allucinante emerge dal Piovese. Un bambino di 9 anni è stato massacrato dal compagno della madre. Stiamo parlando di un cittadino moldavo, G.C. di 39 anni. Ora la creatura si trova ricoverato in Pediatria a Padova. Dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori, sarebbe stato colpito ripetutamente con una cintura, ma anche con un filo elettrico. La violenza inaudita è coincisa anche con frustate sulle parti intime. 

L'indagine

Il fascicolo d'indagine è coordinato dal pubblico ministero Sergio Dini che ha iscritto sul registro degli indagati l'orco con l'accusa di lesioni personali pluriaggravate e maltrattamenti in famiglia. La Procura aveva chiesto per l'uomo la misura restrittiva del carcere, ma il Gip Claudio Marassi ha optato per il divieto di avvicinamento al bambino e l'allontanamento dalla casa familiare. I fatti secondo la ricostruzione si sono concentrati a cavallo tra il giugno e il settembre scorso. Una cattiveria malvagia, ingiustificabile, che ha portato l'orco a massacrare di botte il bambino. La svolta si è avuta martedì 10 ottobre quando il piccolo è stato ricoverato in ospedale a Piove di Sacco. Successivamente si è convenuto di trasferirlo nella Pediatria di Padova. Ha una prognosi di 20 giorni salvo complicazioni. A mettere il moldavo alle corde sono state le maestre del bambino che nei giorni scorsi si sono accorti che qualcosa non andava nel fisico dell'alunno. Della vicenda sono stati messi al corrente anche gli investigatori dell'Arma e alla fine si è arrivati alla drammatica verità. Aspetto ancora più triste di questa storia di violenza è dettata dal fatto che la madre naturale del bambino avrebbe giustificato lo stato di salute precario del bambino riferendo che era caduto dalla bicicletta. Gli inquirenti sono convinti che la donna, anch'essa moldava, abbia mentito per evitare anch'essa di subire violenze da parte di quell'uomo che lei amava, ma che non ha mai accettato il suo figlio. 

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