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Cronaca Ponte San Nicolò

La telefonata choc: «Papà è con noi, ma adesso è in cielo»

Con queste parole oggi sul luogo della strage la moglie di Adriano Scandellari, Sabrina Greggio ha avvisato le figlie che il loro padre non ce l'aveva fatta. A Noventa invece si continua a pregare per le sorti di Stefano Bellabona, in prognosi riservata in ospedale a Parma

«Papà è con noi, ma adesso è in cielo». Parole che spezzano il cuore quelle che ha pronunciato al telefono oggi 11 aprile Sabrina Greggio alle figlie che in via Palladio a Ponte San Nicolò hanno sperato fino all'ultimo che si materializzasse un miracolo. Dal luogo della tragedia nel bolognese la donna, con i fratelli di Adriano Scandellari ha dovuto espletare il drammatico compito di riconoscere la salma del suo marito. Il dialogo telefonico tra Sabrina e le figlie è avvenuto davanti agli occhi del sindaco Martino Schiavon che insieme al parroco don Daniele Cognolato anche oggi è tornato in provincia di Bologna: «In tanti anni non mi era mai capitato di vivere un momento così forte emotivamente. Ho pianto in silenzio, la compostezza di una madre e di una moglie mi hanno sconvolto. A lei ho detto che le porte del municipio saranno sempre aperte per lei e i suoi cari. Sembrano frasi di circostanza, ma è quello che provo in un momento di dolore collettivo per la nostra comunità».

Funerali e lutto cittadino

E' probabile che per conoscere la data delle esequie di Adriano Scandellari bisognerà attendere la prossima settimana, nel frattempo Schiavon ha già fatto sapere: «Già domattina prenderò accordi con la Prefettura per proclamare il lutto cittadino il giorno dei funerali del nostro concittadino. E' il minimo che si possa fare in questi casi. Purtroppo si nasce e si muore e la vita ogni giorno ti mette di fronte a molteplici rischi, ma ancora oggi fatico a digerire un lutto che si materializza sul posto di lavoro. Non è giusto alzarsi la mattina per mettere la propria professionalità al servizio della società e non tornare più a casa».

Nel frattempo a Noventa

Sono ore d'angoscia a Noventa Padovana dove in via Monteverdi vive Stefano Bellabona, l'ingegnere di 55 anni che si trovava anch'egli sul luogo della tragedia. Lui, a differenza di Adriano e degli altri colleghi dispersi e deceduti, è uscito vivo dall'inferno di acqua e fuoco, ma adesso si trova ricoverato nella Terapia intensiva dell'ospedale di Parma con ustioni diffuse in tutto il corpo. Il personale sanitario che fin da subito l'ha preso in cura ha detto che sabato sarà possibile fare un primo bilancio della situazione clinica e capire i possibili margini e le tempistiche di recupero dell'ingegnere di Noventa. Al momento la prognosi riservata. 

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