rotate-mobile
Cronaca

Processo Ruby, oggi la sentenza Da Padova spunta una denuncia

Nel pomeriggio il verdetto di condanna a 7 anni per Silvio Berlusconi. Consegnato ad accusa e difesa un esposto inerente il caso presentato alla stazione dei carabinieri di Montagnana

Non è stata acquisita agli atti del dibattimento e pertanto non ha comunque influenzato il tanto atteso verdetto dei giudici, arrivato oggi pomeriggio. Ma non ha comunque mancato di destare sorpresa questa mattina, al palazzo di Giustizia di Milano dove era in corso l'udienza del processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile, la denuncia presentata a una stazione dei carabinieri in un paese in provincia di Padova che il collegio ha consegnato ad accusa e difesa.

TROVARUBY.COM: Il sito di fotomontaggi satirici made in Padova

L'ESPOSTO DA MONTAGNANA. Prima di entrare in camera di consiglio per la sentenza sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, i giudici hanno dovuto anche dare conto di un esposto trasmesso da una stazione dei carabinieri del Padovano, nel quale un cittadino segnala di aver conosciuto la giovane marocchina che avrebbe parlato anche di pressioni subite da parte dei pm. L'esposto viene ritenuto, comunque, di dubbia attendibilità. La lettera è stata inviata, lo scorso 5 giugno, alla stazione dei carabinieri di Montagnana e poi trasmessa via fax alla cancelleria della quarta sezione penale di Milano. Da quanto si è saputo, nella missiva l'uomo dice di aver incontrato Ruby nella primavera del 2010: la ragazza gli avrebbe detto, stando all'esposto, che il 14 febbraio dello stesso anno aveva incontrato Berlusconi. La marocchina le avrebbe anche raccontato che i pm le avrebbero fatto pressioni per "incastrare" Berlusconi, facendole promesse.Tuttavia, l'attendibilità della lettera è molto dubbia, anche perché nella primavera del 2010 Ruby non era stata ancora sentita dagli inquirenti (i verbali sono del luglio/agosto 2010).

LA CONDANNA. Silvio Berlusconi, imputato a Milano per il caso Ruby, è stato condannato a 7 anni. I giudici del Tribunale di Milano, nell'aumentare di un anno rispetto alle richiese del pm la pena inflitta, hanno modificato "il reato contestato al capo A": non più concussione per induzione ma concussione per costrizione. Berlusconi è stato condannato, oltre che alla pena principale di sette anni di reclusione, anche alle pene accessorie dell'interdizione per sempre dai pubblici uffici (privato del diritto di elettorato attivo e passivo e di ogni altro diritto politico, da ogni pubblico ufficio e di ogni incarico) e all'interdizione legale per una durata pari a quella della pena principale. I giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinché valuti le presunte false testimonianze rese da alcuni testimoni nel corso del dibattimento. L'avvocato Niccolò Ghedini ha subito annunciato che "faremo appello nei termini di quaranta giorni, dopo che verranno depositate le motivazioni tra novanta giorni".

LA CRONISTORIA DEL PROCESSO. L'inchiesta al centro del processo cominciato il 6 aprile del 2011 ha preso il via dopo la famosa notte in Questura quando, tra il 27 e il 28 maggio 2010, Karima El Marough, in arte Ruby Rubacuori, venne fermata per un furto di 3 mila euro. Il Cavaliere, che si trovava a Parigi, telefonò al capo di gabinetto, Pietro Ostuni, spiegandogli che la ragazza gli era stata indicata come nipote del presidente egiziano Mubarak e che sarebbe arrivata Nicole Minetti, all'epoca consigliere regionale, per prenderla in affido. Cosa che avvenne nonostante il pm dei minori Annamaria Fiorillo avesse disposto il suo collocamento in una comunità. Pochi giorni dopo, però, la giovane marocchina ricoverata in ospedale a causa di una lite con Michele Conceicao, finì davvero in una struttura protetta. Da qui l'apertura dell'inchiesta. Al centro della vicenda ci sono i presunti festini a luci rosse ad Arcore ai quali avrebbe partecipato anche la giovane che, non ancora maggiorenne, avrebbe fatto sesso in cambio di denaro e altre utilità con l'ex capo del Governo. Il quale per evitare che tutto ciò venisse a galla, quando Karima venne fermata, telefonò a Ostuni per ottenere, questa la ricostruzione degli inquirenti, che venisse rilasciata. Il 14 gennaio 2011 i pm, in contemporanea a una raffica di perquisizioni negli appartamenti, concentrati nel residence di via Olgettina, delle ospiti a Villa San Martino, hanno recapitato a Berlusconi un invito a comparire e il 9 febbraio, non essendosi presentato, sulla base di "prove evidenti", hanno chiesto il processo con rito immediato. Il 15 febbraio gip Cristina Di Censo lo ha mandato a giudizio per entrambi i reati. Meno di due mesi dopo, il 6 aprile del 2011, é cominciato il dibattimento e il legale di Ruby ha annunciato che la ragazza non si sarebbe costituita parte civile perché riteneva di non aver subito alcun danno. Davanti ai giudici sono passati moltissimi testimoni: le ragazze delle feste di Arcore, le "Olgettine" ma anche le cosiddette "pentite" del bunga-bunga; tutti coloro che in qualche modo hanno avuto a che fare con Karima fino ai parlamentari del Pdl e ai personaggi dell'entourage del Cavaliere. Ruby invece, citata come teste dalla difesa, per due volte non si è presentata davanti al collegio. I legali dell'ex premier hanno poi rinunciato a sentirla al pari dei pm e del Tribunale. Il 19 ottobre del 2012 Silvio Berlusconi si è presentato in aula per dichiarazioni spontanee: "È mostruosa l'opera di diffamazione nei miei confronti e nei confronti delle mie ospiti. Ho letto la mia condanna già decisa". Dopo una serie di interruzioni, anche per le elezioni, il 13 maggio la conclusione della requisitoria e la richiesta di condanna a sei anni di carcere, altrettanti di interdizione legale e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo Ruby, oggi la sentenza Da Padova spunta una denuncia

PadovaOggi è in caricamento