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Cronaca Salboro / Via Pietro Bembo

Repair, il progetto che fa uscire dai margini i titolari di protezione internazionale

In Veneto 170 di loro avranno la possibilità di ricevere un supporto per quanto riguarda l'orientamento all'inserimento lavorativo, abitativo e sociale, grazie all'azione coordinata di 11 enti del privato sociale operativi nelle 7 province della Regione

Sono ancora troppi i titolari di protezione internazionale (asilo politico e protezione sussidiaria) che, usciti dai circuiti dell'accoglienza (CAS e SIPROIMI) si trovano in situazione di fragilità lavorativa e sociale. Per questo nasce Repair (REgional Partnership for Autonomy and Integration of Refugees), un progetto a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno e coordinato, a livello regionale, dalla Cooperativa Sociale Città Solare.

Repair

I titolari di protezione internazionale, una volta usciti dall’accoglienza SPRAR/SIPROIMI, affrontano problemi legati ad impieghi precari e/o stagionali, difficoltà a trovare un’abitazione a causa della mancanza di garanzie minime per la stipulazione di un contratto di locazione e canoni di affitto per loro non affrontabili, problemi legati ai limiti nell’apprendimento dell’italiano e una scarsa conoscenza del territorio. Tutto questo li mette ai margini, contribuendo a creare una fascia di popolazione debole e a rischio.

In Veneto 170 di loro avranno la possibilità di ricevere un supporto per quanto riguarda l'orientamento all'inserimento lavorativo, abitativo e sociale, grazie all'azione coordinata di 11 enti del privato sociale operativi nelle 7 province della Regione: Città Solare (beneficiario capofila), CIR Rifugiati, Coges Don Milani, Cosmo, Energie Sociali, Il mondo nella città, Istituto Don Calabria, La Esse, Porto Alegre, Studio progetto, Una casa per l’uomo.

Nel territorio padovano la Cooperativa Sociale Città Solare ha come obiettivo l’accompagnamento di almeno 30 destinatari. Città Solare si occuperà sia del loro inserimento lavorativo, che di quello abitativo utilizzando un appartamento di transizione in cohousing e accompagnando le persone nella ricerca di un’abitazione stabile. Verranno forniti anche aiuti nel campo della formazione linguistica e dell’inserimento sociale, facilitando l’accesso scolastico dei bambini, l’inserimento nel quartiere e sostenendo le famiglie grazie a servizi di babysitting e doposcuola.

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