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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Viminario

Fugge all'alt, poi è costretto ad arrendersi e finisce in carcere

Nei guai ieri 19 ottobre a San Pietro Viminario è finito Italo da Silva Frota, 31 anni, originario del Brasile, residente a Imbersago in provincia di Lecco. Deve scontare 3 anni, 7 mesi e 22 giorni

Ha provato a forzare un posto di blocco, ma alla fine si è dovuto arrendere ed è stato tradotto in carcere. Nei guai è finito ieri 19 ottobre Italo da Silva Frota, 31 anni, originario del Brasile, residente a Imbersago in provincia di Lecco, volto noto alle forze dell'ordine. L'uomo, transitando per Monselice all'altezza di via San Pietro Viminario, si è imbattuto in un posto di controllo dei carabinieri. All'alt imposto dai militari, l'indagato invece di rallentare e accostare, ha ingranato la marcia e si è defilato in tutta fretta. 

L'inseguimento

Inseguito per diversi chilometri, i militari hanno attuato tutte le procedure di sicurezza per salvaguardare gli utenti della strada, mentre il veicolo in fuga ha rischiato più volte di collidere frontalmente con le autovetture in transito nel senso di marcia opposto. Giunti nel comune di  San Pietro Viminario, il  fuggitivo ha abbandonato la sua macchina  per scappare a piedi tra i  campi. Per sua sfortuna i militari intervenuti sono sportivi, allenati alla corsa e in breve lo hanno raggiunto, bloccato e arrestato. Procedendo alla sua identificazione, l’uomo, dai primi accertamenti, è risultato essere senza patente perché mai conseguita e destinatario di un ordine di carcerazione per pene concorrenti emesso dall’autorità giudiziaria di Bergamo per maltrattamenti in famiglia commessi nel 2011, appena diciottenne, lesioni personali aggravate commesse nel  2014, e una serie di furti e rapine   commesse  nell’agosto del  2019 tra Imbersago e Cornate D’Adda in provincia di Lecco. Vittime prescelte, donne che minacciava con un coltello sul luogo di lavoro. Parliamo di una barista, un’addetta alla vendita in una gelateria o addirittura in casa. Ad una signora del 1940 ha strappato dal collo una collana in oro dopo essersi introdotto nell’abitazione scavalcando il balcone.

Carcere

L’uomo era stato già affidato in prova ai servizi sociali, ma con il provvedimento eseguito dai carabinieri di Monselice per l’interessato si sono aperte le porta del carcere di Padova dove dovrà scontare la pena residua di 3 anni, 7 mesi e 22 giorni. Inoltre, per aver forzato il posto di blocco ed essere scappato guidando senza i titoli idonei è stato denunciato  dagli stessi militari all'autorità giudiziaria patavina a cui dovrà rispondere dei reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché di guida senza patente.

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