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Cronaca

Traffico di droga in Veneto da Spagna e Olanda: 20 arresti

In manette un gruppo criminale composto da padovani ed extracomunitari. La Guardia di Finanza ha ricostruito un giro d'affari di oltre 700mila euro in soli 6 mesi. Sequestrato il patrimonio dell'organizzazione

Venti persone arrestate per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, immobili (2 a Padova in via Stoppari e Marchesi del valore di 400mila euro), auto (7 in tutto usate nell'attività di spaccio) e attività commerciali sequestrati in quanto utilizzati per gestire l'attività di spaccio. Questo il bilancio dell'operazione condotta nelle ultime ore dalla Guardia di Finanza di Padova nei confronti di un gruppo criminale attivo in tutto il Veneto.

INGENTE GIRO D'AFFARI. Secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme Gialle, l’organizzazione, composta da italiani ed extracomunitari, aveva ramificazioni in Spagna ed Olanda, paesi dai quali proveniva lo stupefacente. Attraverso le intercettazioni di 48 utenze telefoniche (guarda il VIDEO delle intercettazioni), il monitoraggio di 83 conti correnti accesi dagli indagati e 1200 transazioni economiche illecite, è stato ricostruito un giro d’affari per oltre 700mila euro in soli sei mesi.

Operazione One Dollar

GLI ARRESTI. Sono in corso di esecuzione 13 ordinanze di custodia cautelare, che si aggiungono a 7 arresti già eseguiti nel corso delle indagini. Circa un centinaio i militari impegnati nelle operazioni di servizio con l’ausilio di 5 unità cinofile. (Guarda il VIDEO degli arresti)

L'INDAGINE. I primi fermi risalgono al luglio scorso vicino alla stazione ferroviaria di Padova. Alcuni stranieri erano stati sorpresi in possesso di consistenti quantità di stupefacente. Ad insospettire i finanzieri il fatto che questi ultimi viaggiassero su treni ad alta velocità e le città di origine del viaggio: Valencia, Amsterdam e Rotterdam.

LA DROGA. Sotto sequestro sono finiti, nell'ambito dell'operazione, 15 chilogrammi di droga, di cui 10 di cocaina e 5 tra hashish e marijuana.

DALL'ESTERO. Tra i paesi esteri coinvolti, l'Olanda, ovvero Rotterdam, da cui proveniva la cocaina, la Spagna, ovvero Valencia, paese di origine dell'hashish e della marijuana, e la Polonia, da cui provengono i "corrieri" utilizzati per il trasporto dello stupefacente. Dall'indagine è infatti emerso che i polacchi chiedevano molto meno (1500 euro) a viaggio rispetto ai nigeriani (3mila-3500 euro) abitualmente impiegati per il trasporto.

I PADOVANI. A capo dell'organizzazione 4 extracomunitari che per i loro affari si avvalevano della collaborazione di cittadini italiani, padovani. Via Fornaci, via Piave, via Marchesi, via Stoppari, via Rocca Pendice, via Vicenza a Padova sono le strade in cui sono stati eseguiti gli arresti e le perquisizioni in città, in provincia anche in via Monteortone a Teolo. A Padova sono finiti nel mirino anche tre negozi di via Buonarroti, supermarket e abbigliamento, usati come base di spaccio dove consegnare la droga ai pusher.

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