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Cronaca

Vaccini in calo nell'Alta Padovana Numeri sotto la soglia di sicurezza

I dati sono "preoccupanti" e l'Ulss 15 lancia una nuova campagna di vaccinazioni, invitando i genitori ad investire sulla salute, per scongiurare il rischio del ripresentarsi di malattie ed epidemie tra i bambini

L’Ulss 15 Alta Padovana lancia la nuova campagna di vaccinazioni. In questi giorni, i medici di sanità pubblica hanno incontrato i pediatri di famiglia della Azienda Ulss 15 per fare il punto sulla situazione vaccinale dei bambini. L’incontro ha anticipato l’allarme lanciato nei gironi scorsi dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, che ha definito la copertura vaccinale in Italia, cioè la percentuale di bambini vaccinati, al limite della soglia di sicurezza. 

DATI PREOCCUPANTI. "Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati dei bambini dell’Alta Padovana, che non sono per niente rassicuranti – spiega Anna Pupo, responsabile del Sisp, Servizio igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 15 - il numero di famiglie che decidono di non vaccinare il proprio bambino è cresciuto in maniera preoccupante. La percentuale di bambini a 2 anni di vita vaccinati contro la poliomielite, il tetano, la pertosse, l’epatite la difterite è più bassa della media regionale, e tra le più basse d’Italia: 90,4%, (media regionale 93,1%, media nazionale 94,7%). I bambini non vaccinati contro il morbillo, la parotite e la rosolia sono ancora meno: sono l’86,7%, contro l’88,6% della media regionale".

LA QUOTA DI SICUREZZA. "Vaccinarsi fa bene, è un investimento in salute - spiega il direttore generale Francesco Benazzi - sono dati che fanno riflettere se si pensa che la copertura desiderabile, cioè quella che garantisce il controllo di queste malattie e l’arresto di epidemie è maggiore del 95%". 

VACCINI IN CALO. Da diversi anni, l’adesione alle vaccinazioni è andata calando, e i bambini suscettibili alle infezioni, perché non vaccinati, si stanno accumulando man mano nella nostra popolazione. È stato calcolato che i bambini tra uno e 7 anni, che non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino contro la poliomielite, il tetano, la pertosse, la difterite sono 1.216, ai quali si devono aggiungere altri 1.090 non completamente vaccinati, mentre sono ben 3.113 i bambini non protetti contro il morbillo.

LE MALATTIE POSSONO TORNARE. Purtroppo, le malattie ritornano quando sono troppi i bambini non vaccinati e per questo i medici che si occupano della prevenzione delle malattie nfettive lanciano l’allarme. La paura riguarda soprattutto il morbillo (che causa un morto ogni mille ammalati),  la pertosse (a Roma ci sono stati alcuni decessi in neonati in questi giorni), la difterite (un bambino spagnolo morto qualche mese fa) e la poliomielite (due bambini ammalati e con paralisi residua in Ucraina a luglio). Nel corso della riunione tra medici igienisti e pediatri, si è auspicata la necessità di introdurre una norma che impedisca l’accesso scolastico o in comunità di bambini non vaccinati, per evitare l’insorgere di epidemie e mettere a rischio i bambini non protetti, in particolare quelli che per mortivi di salute non hanno potuto essere vaccinati.

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