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Caro bollette, Confartigianato: «Servono soluzioni adeguate e urgenti»

Il presidente Boschetto e Caem mettono a disposizione delle aziende un simulatore per conoscere la previsione di spesa energetica per il 2022. Sono oltre 2.300 le imprese artigiane energivore in provincia di Padova, occupano 10.370 addetti

La corsa agli aumenti tariffari dell’elettricità e del gas sembra non avere fine. Una situazione che sta mettendo in difficoltà molte aziende indipendentemente dalla dimensione. «Come Confartigianato Imprese Padova - commenta il presidente Roberto Boschetto- stiamo da tempo sollecitando il legislatore affinché venga deliberato anche per il primo trimestre del 2022 l’abbattimento degli oneri di sistema per le piccole imprese. Questo non risolverebbe il problema degli aumenti tariffari, ma almeno ridurrebbe in maniera relativamente significativa il costo totale della bolletta energetica. Se ciò non accadesse, c’è il serio rischio che le imprese sospendano l’attività per qualche settimana o mese, soprattutto quelle i cui costi per l’energia elettrica e il gas hanno una forte incidenza rispetto a quello del lavoro».

Energia elettrica

Per quanto riguarda l’energia elettrica, a pagare le conseguenze degli aumenti saranno soprattutto le aziende della metalmeccanica (sono 2.078 nella nostra provincia, occupano 9.112 addetti), le imprese della plastica (218 in provincia con 1.125 addetti), ma anche produzioni di nicchia come la ceramica (19 imprese con 34 addetti), i caseifici (7 con 32 addetti) i molini (12 con 67 addetti). Proprio per fugare questo pericolo, qualche giorno fa il presidente di Confartigianato nazionale, Marco Granelli, insieme alle altre associazioni rappresentative dell’artigianato, ha organizzato l’incontro “Caro energia, non spegniamo le pmi”, alla presenza di alcuni parlamentari di tutti gli schieramenti politici.

Boschetto

«Questo significa che ci attendiamo non solo l’abbattimento di tali oneri nel prossimo trimestre 2022, ma anche che i costi senza alcuna diretta relazione con l’energia elettrica o il gas forniti vengano definitivamente eliminati e spostati, se ancora utili al Paese, nella fiscalità generale. Durante l’incontro – continua Boschetto - Confartigianato ha ricordato che le piccole imprese italiane pagano il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue. Inoltre, i piccoli imprenditori pagano l’elettricità quattro volte in più rispetto alla grande industria secondo un assurdo meccanismo del ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre aziende».

Spesa energia

Altro problema per le imprese, segnalato dallo Sportello SOS Energia di Confartigianato Imprese Padova su proposta del Caem, riguarda la necessità di avere le idee chiare sulla crescita della spesa energia per il prossimo anno. Per permettere alle aziende associate di avere indicazioni precise sulla potenziale spesa mensile della materia energia e gas del 2022, riferita all’andamento della borsa elettrica, è stato predisposto dal CAEM un apposito simulatore cui si può accedere dal sito di Confartigianato Imprese Padova, al seguente link https://www.confartigianatoimpresepadova.it/il-calcolatore-online-dellenergia-elettrica-e-servizio-gas-metano/

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