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Economia

Vendite a Padova, quando i piccoli negozi battono supermercati ed E-commerce: i dati Ascom

«La crescita rispetto all’anno scorso c’è per tutti ma c’è, soprattutto, per i piccoli negozi che segnano un robusto +8,2%, percentuale di molto superiore al +5,6% dei supermercati e, addirittura al +6,4% dell’e-commerce»

A luglio le vendite al dettaglio, rispetto al mese precedente, scendono, ma è un calo fisiologico che non desta preoccupazione se guardiamo alle reali possibilità di crescita: un ridimensionamento mensile pari al -0,4% come spesa e al -0,7% come quantità, ci può stare.

Dati positivi

«Anche perché - sottolinea il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - dopo qualche mese di robusta ripresa una “pausa di riflessione” era nella logica delle cose». Come nella logica delle cose era registrare una situazione migliorata rispetto ad un anno fa, anche se, forse, nessuno si aspettava dati così positivi. In effetti il raffronto col mese di luglio di un anno fa, vede un +6,7% in valore e addirittura un +8,8% in volume con balzi significativi soprattutto per abbigliamento (+15,4%) e calzature (+12%). Però, a ben guardare, la notizia è un’altra: «La crescita - continua Bertin - rispetto all’anno scorso c’è per tutti ma c’è, soprattutto, per i piccoli negozi che segnano un robusto +8,2%, percentuale di molto superiore al +5,6% dei supermercati e, addirittura, considerato la progressione geometrica con cui questo segmento si sta sviluppando, al +6,4% dell’e-commerce». È la versione commerciale del Davide che batte Golia anche nel terzo millennio? «Calma e gesso - aggiunge Bertin - perché se è vero che il risultato è nero su bianco, è anche vero che sarebbe un errore pensare che il ritorno nei negozi di vicinato sia un dato ormai acquisito». Come dire: i prossimi mesi ci dovranno confermare o meno se la regressione della pandemia determinerà un arretramento anche del favore nei confronti dei piccoli negozi o se, come sperano in Ascom Confcommercio, qualcosa resterà.
«Di sicuro - conclude Bertin - in questi mesi molti esercizi hanno modificato il proprio approccio alle vendite ed i dati confermano della loro straordinaria capacità di adattamento. Certo: per consolidare le performance i nostri piccoli imprenditori meriterebbero di essere maggiormente sostenuti, ma anche in assenza di provvidenze specifiche, il tessuto imprenditoriale del terziario si conferma di assoluto livello».

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