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Patente a punti per i bar a Padova Il no dei baristi: "Troppe limitazioni"

Appe e titolari dei locali padovani protestano contro la bozza del nuovo regolamento presentata dalla giunta. Nel mirino dei commercianti, le multe "troppo salate", la vigilanza obbligatoria, le regole per la musica

Non piace affatto, ad Appe e ai titolari di bar e locali a Padova, la bozza del nuovo regolamento, patente a punti in primis, presentata dalla giunta comunale. Diverse le obiezioni, come riportano i quotidiani locali, presentate dall'associazione e dai circa 50 esercenti, per lo più del centro storico, nel corso della riunione che si è svolta giovedì, in cui è stato esaminato il nuovo regolamento che riguarda l’attività di somministrazione di alimenti e bevande per il triennio 2015-2017.

BARISTI CONTRO PATENTE A PUNTI. Tra i punti contestati dai commercianti, ci sarebbe l'obbligatorietà della patente per tutti, quando in una prima fase si era parlato di adesione facoltativa. Non solo. Nel mirino degli esercenti ci sarebbero la riduzione dei concertini da 15 a 10, l'obbligo di dotarsi di personale di vigilanza e il divieto di vendere bottiglie in vetro per asporto. Tutte "imposizioni" che, insieme alle "aspre" sanzioni di 250 euro e al divieto di utilizzo dei plateatici per chi sgarra, non garantirebbero ai titolari di bar e locali padovani di poter mandare avanti serenamente le proprie attività.  

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