Tasse, Padova prima in Italia per gettito pro capite di Imu e Tasi
I dati diffusi dal Sole 24 Ore sui tributi richiesti nelle città capoluogo vedono la città del Santo in vetta con ben 668,3 euro per abitante. Ascom: "Soldi che però principamente finiscono a Roma"
Secondo i dati diffusi dal Sole 24 Ore sui tributi richiesti nelle città capoluogo relativi ad Imu e Tasi, Padova si aggiudica il primato per il maggior gettito pro capite: 668,3 euro per abitante contro i 111,2 euro di Crotone, ma anche i 185,5 di Treviso, i 197,2 di Vicenza, i 217,5 di Rovigo, i 223,1 di Belluno, i 373,8 di Venezia ed i 414,9 di Verona.
UN SALASSO. "Il giornale economico – commenta Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom padovana – fa delle utili precisazioni: primo, la cifra pro capite non rappresenta il conto medio per le famiglie perché comprende negozi, alberghi e capannoni che alzano molto il dato; secondo, solo in parte è colpa dei Comuni visto che l’impennata del gettito è figlia legittima delle scelte statali che hanno gonfiato la base imponibile portando allo Stato tutti gli aumenti standard; terzo, l’evasione sulla casa che l’Agenzia delle Entrate ha stimato in 4,2 miliardi e che, evidentemente, non riguarda Padova e, con buona approssimazione, gran parte delle città del Nord". Utili precisazioni. Che non eliminano, però, la sensazione che essere proprietari di un immobile a Padova non solo non sia un affare, ma anzi sia fonte di un salasso continuo.
FOSSERO INVESTITI SUL TERRITORIO. "Come ben documenta il Sole – aggiunge Bertin – il problema sostanziale è che sono risorse che solo in parte finiscono nelle casse comunali. Sapere che ogni padovano ha sborsato di Imu e Tasi quasi 700 euro farebbe meno rabbia se quei soldi rimanessero totalmente sul territorio e servissero, che ne so, per abbellire la città, renderla più accogliente, combattere il degrado. Invece, in buona parte, prendono la via della capitale e vanno ad alimentare una spesa pubblica sempre più vorace e sempre meno trasparente come dimostrano anche le inchieste di questi giorni". "Per fortuna l’assessore Grigoletto ha abbassato l’Imu per negozi, uffici e capannoni allo 0,99% - conclude con ironia e pragmatismo il presidente dell’Ascom - Diversamente oggi, di fronte ad un primo posto che credo nessuno ci invidi, avremmo di che deprimerci".