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Venerdì, 26 Aprile 2024
Concerti

Jovanotti, Zed: "Pubblico speciale con... pioggia, vento e sangue nelle vene"

Per gli organizzatori dell'evento e i produttori del tour, "la grande energia di Lorenzo e del suo pubblico di Padova è stata più forte del maltempo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

"Le parole di Lorenzo" - commenta Zed - "valgono più di mille ricostruzioni: è stata una serata certamente difficile, ma al tempo stesso ricca di una speciale energia positiva, grazie ad un artista straordinario e al suo pubblico che insieme hanno dato vita ad uno spettacolo veramente unico". L'artista, prima di scendere dal palco dopo l'inizio del forte temporale imprevisto, ha comunicato al pubblico la volontà di riprendere lo spettacolo non appena le condizioni meteo e tecniche l'avessero permesso.

Durante il periodo di sospensione, i responsabili del servizio d'ordine della Questura, dagli altoparlanti, hanno comunicato, due volte, che si stavano valutando le condizioni meteorologiche, tecniche e di sicurezza per consentire la ripresa dello show. Lo stesso Lorenzo, dal suo profilo Twitter, così come Zed dal suo profilo Facebook, hanno tenuto informato in tempo reale il suo pubblico. Il numero degli annunci fatti era quello previsto dal protocollo di questo tipo di emergenze, in quanto un pubblico tanto numeroso non può essere sollecitato da continui messaggi che avrebbero potuto compromettere le condizioni di piena sicurezza: distendere i tempi di un messaggio significa anche rapportarsi ai flussi di spostamento delle persone. Inoltre, proprio perché è stata indicata al pubblico la possibile ripresa dello show, per agevolare la permanenza degli spettatori del prato, di concerto con i Vigili del Fuoco e le Forze dell'Ordine è stata eccezionalmente predisposta l'apertura, dal prato, delle tribune coperte: una disposizione straordinaria per le delicate normative di sicurezza legate all'uso dello stadio.

La tempesta di pioggia non ferma il concerto patavino di Jovanotti

Del resto, in casi eccezionali come quelli verificatisi sabato, riuscire ad ottenere l'unanimità dei consensi è pressoché impossibile. Sul fatto che la nostra intenzione fosse quella di proseguire, c’è stata chiarezza fin dall'inizio: prima con l'annuncio di Lorenzo, poi con altri due messaggi diffusi dagli altoparlanti, mentre i tecnici erano intenti - con l'incoraggiamento della platea, tra l'altro - al ripristino dell'impianto. Chi ha lasciato la struttura convinto che lo spettacolo fosse finito è stato informato male da qualcuno che non aveva i titoli per farlo.

VIDEO: I fan in fuga dalla pioggia - I fan tornano sul parterre - Jovanotti canta "Baciami ancora" - Jovanotti canta "Le tasche piene di sassi"

Lo show, dopo tutti gli accertamenti tecnici e di sicurezza del caso, gestiti congiuntamente con le Forze dell'Ordine presenti, i tecnici abilitati, l'artista, i musicisti, tutto lo staff tecnico di produzione, il suo management e il produttore esecutivo del tour italiano, Maurizio Salvadori, di Trident, è ripreso nell'ordine originario.

Evidentemente – dichiara Maurizio Salvadori - qualcuno dei presenti sarà anche andato via, visti i problemi di orario o magari tratti in inganno da qualche passaparola non ufficiale. Lorenzo, scendendo dal palco, aveva annunciato la possibile ripresa dello spettacolo e, oltre a ciò, come tutti potevano vedere guardando il palco, dalle 22.30 ci siamo prodigati per mettere in atto tutte le necessarie verifiche per far ripartire il concerto. A nostro avviso è stata la migliore soluzione, tanto che è stata apprezzata dalla quasi totalità del pubblico, che infatti è rimasto allo stadio.

L’eventuale ipotesi di riprogrammare il concerto in data successiva avrebbe comportato una serie di problematiche per il pubblico. Innanzitutto, la disponibilità di poter essere presente ad una nuova data, quando oltre la metà del pubblico arrivava da tutto il nord Italia e inoltre da considerare anche che il biglietto di ingresso allo stadio spesso viene perso, rovinato (spesso diventa irriconoscibile, in particolare in caso di pioggia).

Qualora fosse stato necessario annullare il concerto per problemi tecnici, prima bisognava verificare la possibilità di recuperarlo, anche in considerazione alle date successive e tutti i delicati meccanismi collegati. In ogni caso rinviare un evento significa aprire una serie di problematiche per il pubblico legate a molteplici fattori che avrebbero comportato una serie di criticità maggiori rispetto alla decisione di riprendere lo spettacolo. I concerti si vivono per quello che accade, imprevisti compresi: dalla percezione che si aveva allo Stadio sabato sera, l'annullamento non sarebbe stato affatto apprezzato dal pubblico. "Siamo convinti" - concludono Maurizio Salvadori e Zed - "che questa sia stata la scelta di più grande rispetto per il pubblico”.

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