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Cultura

Premio Campiello, l’opera prima a Luvigliano di Torreglia

Venerdì 3 luglio 2015 Enrico Ianniello presenterà "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin" alle 21.00 in Villa dei Vescovi, bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2015, Enrico Ianniello, venerdì 3 luglio presenterà "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin" alle 21.00 in Villa dei Vescovi, bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano, a Luvigliano di Torreglia (PD).

L'incontro, moderato dalla giornalista e scrittrice Annarita Briganti, offrirà l'occasione al pubblico di conoscere il romanzo d'esordio di Enrico Ianniello, figura di ampio respiro culturale. L'autore, infatti, è un affermato attore, regista e traduttore. Ha lavorato a lungo nella compagnia di Toni Servillo e al cinema con Nanni Moretti, mentre in televisione interpreta il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo.

Da alcuni anni il Premio Campiello organizza un ciclo di incontri aperti al pubblico per presentare l'autore vincitore della sezione Opera Prima. Prima dell'appuntamento di Luvigliano di Torreglia, Enrico Ianniello presenterà la propria opera oggi, mercoledì 1 luglio, a Jesolo e giovedì 2 luglio a Venezia. Il tour si concluderà con la presentazione di Senigallia (AN), data da confermare.

Il Premio Campiello Opera Prima è un riconoscimento istituito nel 2004, che viene assegnato ad un autore al suo esordio letterario, non prevede limiti di età e viene attribuito e annunciato dalla Giuria dei Letterati nel corso della Cerimonia di Selezione. La Giuria dei letterati ha assegnato il premio all'opera di Enrico Ianniello con la seguente motivazione:

«E' tra fine anni 70 e inizio anni 80 a Mattinella, Irpinia, che scorre l'infanzia felice di Isidoro Raggiola soprannominato Sifflotin per il dono di un fischio prodigioso in grado di supplire all'incubo della perdita della parola in seguito al terremoto e alla perdita dei familiari. Una famiglia magica, in cui si respira un sapore di "Pane amore e fantasia", con genitori eternamente e fanciullescamente innamorati. Una vita che Isidoro narra retrospettivamente, miscelando lingua, dialetto, espressioni popolari, suoni onomatopeici. Ne scaturisce un andamento insieme fiabesco e realistico, calibrato su personaggi strani e stralunati e situazioni ora grottesche, ora comiche, ora poetiche e surreali. Un racconto di scanzonata oralità, calato in una gioia del raccontare e in una scrittura che si fa insieme lieve e densa, perché commossa».

Il Premio Campiello, istituito nel 1962 dagli Industriali del Veneto, è promosso e gestito dalla Fondazione Il Campiello, composta dalle sette Associazioni Industriali del Veneto e dalla loro Confindustria regionale. E' uno dei pochi casi di successo in Italia di connessione concreta e strategica tra mondo dell'impresa e della cultura. Nel corso degli anni il Premio ha raggiunto il vertice delle competizioni letterarie italiane.

Per maggiori informazioni sul Premio Campiello: www.premiocampiello.org, www.facebook.com/PremioCampiello, https://twitter.com/PremioCampiello

Villa dei Vescovi, splendida testimonianza di grande architettura civile italiana di eccezionale importanza all'interno del vasto panorama delle ville, fu edificata su un terrapieno dei Colli Euganei tra il 1535 e il 1542 come casa di villeggiatura del vescovo di Padova. Rimasta di proprietà della curia padovana fino al 1962, la Villa venne acquistata dal milanese Vittorio Olcese e dall'allora consorte Giuliana Olcese de Cesare. Infine, fu donata al FAI - Fondo Ambiente Italiano nel 2005 per volontà di Maria Teresa Olcese Valoti, seconda moglie di Vittorio e dal figlio Pierpaolo Olcese come gesto d'amore verso il marito e padre. Dopo sei anni di restauri, Villa dei Vescovi è stata riaperta al pubblico a giugno 2011 dal Fondo Ambiente Italiano.

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