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Bassa padovana: preoccupano i dati sulla concentrazione di ozono nell'aria

Il comitato popolare “Lasciateci respirare" ha inviato ai media una nota sui dati allarmanti per l'Ozono a Monselice

Il Comitato Popolare “Lasciateci respirare" ha inviato ai media una nota sui dati allarmanti per l'Ozono a Monselice che pubblichiamo integralmente:

Ozono

Nel nostro territorio persiste una seria fonte d’inquinamento, spesso ignorata e sottovalutata. Nel periodo autunno-primavera sono le presenze di PM 10 e PM 2.5 a superare in modo esponenziale i limiti raccomandati. Su questi dati abbiamo ormai una consapevolezza diffusa, sia sulla gravità dei superamenti sia sugli effetti sanitari. Nel periodo estivo è invece la presenza dell’Ozono a rappresentare un serio pericolo ma questo elemento è spesso ignorato e sottovalutato dai nostri amministratori, ai quali compete la tutela della salute delle persone.L’ozono si forma principalmente quando gli ossidi di azoto e i composti organici volatili, reagiscono a causa della presenza della luce del sole. Le sorgenti di questi inquinanti "precursori" dell'ozono sono di tipo antropico: veicoli a motore, centrali termoelettriche, industrie, solventi chimici. In sostanza derivano da tutti i processi di combustione".

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Monselice

"Monselice dovrebbe rappresentare uno dei punti di maggior attenzione, poiché si registra la presenza di un cementificio che, tanto per fare un paragone comprensibile, emette nell’aria 160.000 mc/ora di fumi, tra i quali quantitativi di Ossidi di Azoto pari a quelli emessi da 8 inceneritori. Eppure nella relazione annuale della qualità dell’aria in Veneto (Regione- Arpav) inspiegabilmente i dati di Monselice non vengono menzionati. Abbiamo dovuto ricostruire la situazione con uno studio affidato ad esperti, dal quale emerge che lo scorso anno Monselice ha avuto un numero di superamenti dei limiti di legge, superiore a quello registrato nella città di Padova. Al 22 agosto di quest’anno i superamenti erano già 56, vale a dire già più del doppio di quelli consentiti dalla legge. Stiamo parlando di un inquinante pericoloso per la salute umana, rispetto al quale andrebbero presi provvedimenti sostanziali e applicati i principi di precauzione".

Superficialità

"Con grande rammarico dobbiamo prendere atto che per superficialità, forse ignoranza, o peggio ancora per irresponsabilità, la questione è completamente ignorata dagli enti di controllo e dai nostri amministratori locali. Non è un problema che si risolve con la bacchetta magica, ma può e deve essere affrontato con misure rapide e radicali. Se invece si continua a pensare che la salute va sacrificata al profitto, si continui pure così. Ma nella consapevolezza che si sta contribuendo o rimanendo indifferenti, alla morte in Italia di circa 1500 persone ogni anno a causa dell’esposizione a lungo termine all’ozono (stime di UE e OMS)".

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