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Politica San Lazzaro

I consiglieri Pd alla Regione, garanzie su inceneritore: «Prenda atto della mozione del consiglio comunale»

«E’ evidente che Padova non può accollarsi, in silenzio, senza una progettualità regionale, i rifiuti di altre province e comuni, senza che sia data alcuna garanzia e tutela certa»

Il Gruppo Consigliare del Partito Democratico del Comune di Padova, composto da  Gianni Berno, Anna Barzon, Roberto Bettella, Margherita Colonnello, Giovanni Gabelli e Nereo Tiso, ha con una nota esplicitato quella che è la sua posizione sul tema dell'inceneritore. Dopo l'iniziativa di Coalizione Civica di venerdì 26 novembre scorso, le tante voci di ambientalisti, studenti e attivisti anche il Pd torna a bussare alla porta della Regione per chiedere chiarezza. 

Mozione

I consiglieri ribadiscono che la strada è quella segnata dalla mozione votata in consiglio comunale da tutta la maggioranza: «Nella mozione il Consiglio Comunale riconosce l’impatto positivo del rinnovamento dell’impianto di San Lazzaro dovuto alla chiusura della prima e seconda linea attuali, datate e troppo inquinanti per rimanere in funzione, ma si chiedono precise garanzie riguardo alla nuova linea, alle quantità e tipologie di rifiuti e alla valutazione dell’impatto ambientale. In particolare desta preoccupazione il silenzio della regione riguardo al “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali”, scaduto il 31 Dicembre 2020 e non ancora rinnovato. In assenza di questo documento non possiamo conoscere le reali intenzioni della Giunta regionale riguardo il futuro del termovalorizzatore San Lazzaro e se questo rimarrà a servizio del territorio della Provincia di Padova o sarà destinato a ricevere i rifiuti di tutto il Veneto, anche a causa di questa operazione di rinnovamento».

Regione

«Sappiamo - evidenziano i consiglieri con il chiaro intento di far chiarire alla Regione qual'è la sua posizione rispetto a questo tema - che la responsabilità della realizzazione dell’impianto non è del Comune di Padova che non ha titolo per chiudere le vecchie linee o costruire la nuova quarta linea dell’inceneritore, ma chiediamo che i suoi rappresentanti esprimano, nelle sedi opportune, il forte disappunto per i silenzi della Regione, rispettando le richieste del Consiglio Comunale e tutelando la sicurezza dei propri cittadini».

Consiglio regionale

«Il nostro gruppo consigliare si sta già attivando con i propri rappresentanti in Consiglio regionale - sottolineano i consiglieri Pd - per sollecitare risposte alle giuste istanze della nostra comunità territoriale che sin qui ha fatto la propria parte assumendosi la responsabilità di ospitare un inceneritore nel proprio territorio, incentivando la raccolta differenziata e l’abbattimento delle quantità di rifiuti da bruciare. E’ tuttavia evidente che, stanti così i fatti Padova, non può accollarsi in silenzio, senza una progettualità regionale, i rifiuti di altre province e comuni, senza che sia data alcuna garanzia e tutela certa. Siamo certi che Sindaco e Giunta sapranno esprimere nelle sedi formali questo disagio e potranno godere del nostro pieno appoggio».

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