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Politica

Nella giornata mondiale della cannabis i Radicali rilanciano: «Legalizziamola»

«Serve un approccio antiproibizionista che abbia come obiettivi la responsabilizzazione del consumatore e la riduzione del danno»

«Il 20 aprile, nella giornata mondiale della cannabis, non possiamo che sottolineare l'importanza e la necessità delle battaglie antiproibizioniste sulle sostanze psicotrope, soprattutto dal punto di vista sociale. La legalizzazione permette di affrontare il tema in modo efficace e contrastando lo stigma attualmente presente nei confronti di chi consuma». Lo affermano Irene Zambon, segretaria di Radicali Padova, e Valentina Menapace, iscritta all'associazione.

Radicali

«Bisogna considerare anche i vantaggi che la legalizzazione porterebbe nell'ambito dell'economia e della sicurezza, per limitare gli introiti ottenuti dalla mafia e favorire l'esistenza di un mercato legale all'interno del quale sia possibile avere la certezza che le sostanze acquistate siano controllate. La realtà Veneta, nella quale la nostra associazione opera, conta circa 70 mila persone che tra il 2016 e il 2021 hanno assunto sostanze psicotrope di varia tipologia. Secondo il portale Geoverdose, nel 2019 i decessi in Veneto sono stati 41. Si tratta del 16,2% di quelli avvenuti complessivamente in Italia. In questa regione - continuano Zambon e Menapace - tali cifre continuano ad aumentare e la mortalità per overdose è in progressiva crescita. Alla luce di ciò, il tema va assolutamente preso in considerazione, non attraverso repressione e pregiudizi, ma piuttosto con un approccio antiproibizionista che abbia come obiettivi la responsabilizzazione del consumatore e la riduzione del danno». 

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