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L'on. Raduzzi attacca: «Hera incenerisce le osservazioni dei cittadini

«E’ veramente sconcertante questo modo di procedere da parte di azienda e Regione perché alla fine le conseguenze in termini di inquinamento del nuovo inceneritore le subiranno i cittadini»

«In pieno periodo di ferie - commenta il deputato della commissione bilancio alla Camera Raphael Raduzzi - solo l'altro ieri la cittadinanza viene informata che avranno appena 15 giorni per presentare le proprie osservazioni alla costruzione della nuova linea dell'inceneritore di Padova e che, trascorso lae termine, verrà convocata entro 10 giorni la conferenza dei servizi per il rilascio della valutazione d'impatto ambientale. Stiamo parlando di osservazioni su circa una settantina di pagine di documenti e allegati giunti da Hera a seguito delle richieste della Regione»

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«Ad Hera - continua Raduzzi - per formulare le integrazioni e rispondere alle numerose osservazioni giunte da comitati e cittadini, sono sati concessi circa 3 mesi, comprensivi della proroga di 70 giorni mentre cittadini e comitati avranno ora appena due settimane, un tempo nettamente limitato inviare le controdeduzioni. A quanto pare per qualcuno la voce dei cittadini è solo un intralcio alla costruzione di nuovi inceneritori e preferisce che se ne parli il meno possibile. In questo processo di certo il nuovo decreto Semplificazioni voluto dalla maggioranza draghiana, col nuovo art 27-bis del testo unico ambientale, facilita un iter che prima dava maggiore spazio quantomeno alle amministrazioni competenti, che oltre alla completezza della documentazione potevano verificarne l’adeguatezza e soprattutto concedeva ai cittadini di porre osservazioni sulla VIA, sulla valutazione di incidenza e sull'autorizzazione integrata ambientale ora soppresse».

Salute

«Una vera e propria doccia fredda nel caldo estivo per cittadini e comitati che si troveranno ad analizzare documenti anche in ferie  conclude Raduzzi - allarmati dallo spauracchio che a fine agosto verrà convocata la conferenza dei servizi. E’ veramente sconcertante questo modo di procedere da parte di azienda e Regione perché alla fine le conseguenze in termini di inquinamento del nuovo inceneritore le subiranno i cittadini. E purtroppo anche il Comune di Padova, azionista di Hera, non sembra minimamente preoccupato da questo modo procedere». 
 

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