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Maxi schermo, festeggiamenti e finale: Bonavina smonta le polemiche

Tante le segnalazioni di persone abbracciate dopo il gol di Jorginho e la parata di Donnarumma. E' accaduto anche questo la sera di Italia e Spagna

Segnalazioni di persone abbracciate dopo il gol di Jorginho e dopo la parata di Donnarumma, questo è accaduto nei minuti successivi alla semi finale tra Italia e Spagna anche se qualcuno aveva già manifestato delle rimostranze anche prima della lotteria dei rigori. Una situazione talmente paradossale che ha fatto dire all’assessore Bonavina, che i campi di calcio li ha calpestati da professionista, che «per la prima volta nella mia vita mi sono quasi trovato a sperare che l’Italia perdesse viste le polemiche che montano per ogni motivo. E’ stato solo un attimo ovviamente, anche perché chi lo sa quando ci ricapita di vivere una finale. Ci sono ragazzini che hanno dodici, tredici anni, che non avevano neppure mai visto la nazionale giocare in una grande competizione. E’ un momento di gioia che per qualcuno diventa però pretesto per alimentare polemiche. E questo dispiace».

Finale 

L’amministrazione comunale non ha messo grandi schermi, ha fatto questa scelta proprio per evitare assembramenti e conscia del fatto che in città ci sono diverse situazioni all’aperto dove sono allestiti grandi schermi: al Parco della Musica, allo Sherwood Festival, ad ArcellaBella, ai Bastioni Paradiso, al Chiosco, al Parco Prandina e ai Giardini dell’Arena. «Preferisco che le persone si guardino le partite in un parco, piuttosto che stipati rinchiusi in una casa. E’ una situazione di difficile gestione perché c’è entusiasmo, soprattutto dopo due anni come quelli che abbiamo vissuto.  Ci vuole equilibrio, come si può pensare di mandare dei vigili a verificare che le persone non si abbraccino? Dobbiamo tenere i nervi saldi e usare raziocinio. Noi continuiamo a invitare a mettere le mascherine e ad evitare assembramenti, ma è difficile domandare che le persone di fronte a un evento come gli Europei trattengano la loro felicità. Possiamo chiedere responsabilità a tutti, di continuare a indossare la mascherina ma non possiamo chiedere alle persone di non essere felici. Almeno per una sera».

Responsabilità

Insiste su questo punto, l’assessore allo sport e alla sicurezza: «Godiamoci questa serata con responsabilità, ma come si fa a chiedere che non ci si abbracci dopo un gol o dopo un rigore decisivo. Noi invitiamo tutti a non fare assembramenti e tenere le mascherine ma dobbiamo capire anche il momento».  Messaggio chiaro, quello dell’assessore che non lo dice, lui si è fermato agli abbracci e al distanziamento non sempre rispettato in una situazione che è fuori dalla normalità, anche se è solo un gioco. Ma cosa accadrebbe se la nazionale di Mancini riuscisse a portare a casa il massimo risultato? Si chiede di multare chi causa emissioni sonore moleste col clacson solo perché magari è da poco passata mezzanotte? 

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