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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Padova tra le 10 città più inquinate d’Europa: l'appello agli europarlamentari veneti

Ci sono 5 capoluoghi veneti tra le città più inquinate d’Europa: «Avviare la transizione verso mezzi a zero emissioni è fondamentale anche per i veicoli pesanti», dichiara Andrea Boraschi, direttore dell’ufficio italiano di Transport & Environment

Ci sono 5 capoluoghi veneti tra le città più inquinate d’Europa: un dato allarmante per la regione, che ricorda quanto l’incidenza dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica in Italia sia grave. Secondo l’indice della European Environment Agency, infatti, su 375 città europee censite Padova risulta essere al 9° posto di questa classifica tutta in negativo; a seguire, Vicenza è al 14°, Venezia al 17°, Verona al 25° e Treviso al 26°. Per questa ragione Transport & Environment (T&E), organizzazione ambientalista indipendente europea, lancia un appello agli eurodeputati veneti in vista del prossimo 21 novembre, quando all’Europarlamento si discuterà un regolamento volto a introdurre norme più rigorose in materia di emissioni per camion e autobus. T&E chiede ai parlamentari di sostenere tale norma che, prevedendo significativi obiettivi di riduzione per la CO2, sosterrà la transizione dei mezzi pesanti verso la mobilità a zero emissioni; e darà anche una chiara indicazione all’industria dei mezzi pesanti, affinché si impegni maggiormente nella produzione di veicoli puliti, garantendo la salute dei cittadini e il clima.

Pur rappresentando solo il 2% di tutti i veicoli circolanti, i camion e gli autobus sono responsabili di circa la metà delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di un quarto delle emissioni di CO2 prodotte dal trasporto su strada. In Unione Europea, la mortalità prematura associata all'inquinamento atmosferico è di 412.000 morti nel 2020. In Italia, all’inquinamento da PM 2.5 sono associate 52.300 morti premature ogni anno; a quello da ossidi di azoto (una classe di inquinanti tipica dei motori diesel) 11.200 e a quello da ozono 5.100; oltre 68mila morti premature. Per tutti questi inquinanti, gli impatti sanitari registrati in Italia sono in assoluto i peggiori tra i 27 Paesi UE; e il nostro Paese spende oltre 700 milioni di euro l'anno per compensare tali danni. 

«Avviare la transizione verso mezzi a zero emissioni è fondamentale anche per i veicoli pesanti», dichiara Andrea Boraschi, direttore dell’ufficio italiano di Transport & Environment. “Il nostro Paese è quello che in Europa sconta i maggiori danni sanitari sulla popolazione dovuti all’inquinamento atmosferico, e siamo anche molto lontani dagli obiettivi climatici che abbiamo sottoscritto. Gli eurodeputati veneti hanno una chiara occasione per schierarsi dalla parte dell’ambiente e della salute dei loro concittadini, rappresentandoli pienamente a Bruxelles, sostenendo un regolamento già supportato dalla Commissione e dal Consiglio”. L’appello è diretto in particolare ad Alessandra Moretti (PD), Achille Variati (PD), Marco Zullo (Indipendente), Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), Alessandro Basso (Lega), Anna Bonfrisco (Lega), Paolo Borchia (Lega), Rosanna Conte (Lega), Gianantonio Da Re (Lega) e Paola Ghidoni (Lega). T&E confida che tutti gli eurodeputati veneti valuteranno l’assoluta importanza di questo voto, vista la preoccupante condizione in cui versa l’aria delle città della loro regione. T&E ricorda inoltre che la Corte di giustizia europea ha già condannato l’Italia per la violazione delle norme dell’Unione in materia di inquinamento atmosferico, appurando come il nostro Paese non ha fatto abbastanza per abbattere le concentrazioni in atmosfera di biossido di azoto (NO2): «Anche per questo - concludono da Transport & Environment - la scelta che gli eurodeputati veneti, come tutti quelli italiani, dovrebbero fare è di sostegno al regolamento».

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