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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Proteste nelle scuole di Padova a colpi di volantini e slogan

Studenti medi: «Queste intimidazioni non ci fanno paura. Sappiamo da che parte stare e anche gli studenti. Siamo dalla parte della costituzione, delle persone più fragili, dalla parte della scuola dell'inclusione e del dialogo»

Dura presa di posizione della Rete degli studenti medi di Padova coordinati da Irene Bresciani. «Questa mattina, 4 marzo, davanti al liceo Tito Livio a Padova gli studenti che entravano a lezione si sono trovati davanti a una scena agghiacciante: un flash mob di un gruppo di militanti, per lo più trentenni di Blocco studentesco, associazione giovanile di CasaPound, che distribuiva volantini di minaccia e attacco a specifiche realtà del movimento studentesco, Udu e Rete degli studenti medi, e esponeva uno striscione dallo slogan "La scuola non è antifascista, è libera». Di qui l'accusa: «Blocco studentesco nelle scuole non riesce più ad essere ascoltato dagli studenti, e le uniche volte in cui si fa vedere davanti alle scuole è per sputare direttamente sulla nostra costituzione. Il nostro paese è antifascista, la scuola è antifascista. Chi dice il contrario lo fa perché non conosce la storia, o perché si dichiara fascista. Nel caso di blocco studentesco evidentemente entrambe le ipotesi».

Le intimidazioni

Le intimidazioni di questi giorni si aggiungono alla lunga fila di eventi preoccupanti avvenuti nelle scuole di tutto il paese negli ultimi tempi, primo tra tutti il grave pestaggio avvenuto davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze qualche settimana fa. «Queste intimidazioni non ci fanno paura. Sappiamo da che parte stare e anche gli studenti delle nostre scuole. Siamo dalla parte della costituzione, delle persone più fragili, dalla parte della scuola dell'inclusione e del dialogo. Oggi saremo a Firenze per ribadirlo e proprio al Tito Livio lunedì 6 marzo lanceremo una campagna regionale sulla scuola inclusiva e i diritti di tutte e tutti gli studenti. Questi vili attacchi di Blocco studentesco - ha concluso - Alice Miraglies, rappresentante di istituto del Tito Livio e esecutivo della rete degli studenti medi di Padova - non fanno altro che confermarci che siamo dalla parte giusta». «Fuori i fascisti dalla nostra città, messaggi del genere vanno contro la Costituzione ed è inaccettabile - ha dichiarato Domenico Amico, coordinatore di Studenti Per Udu Padova - azioni come questa infangano la nostra città e il nostro Ateneo, medaglia al valore per la Resistenza. Quella di oggi è una provocazione che fa rabbrividire, come studenti siamo in prima linea per difendere i diritti e la libertà, quella vera. Le istituzioni facciano la loro parte: è ora di sciogliere i partiti e le associazioni neofasciste».

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