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Padova con Venezia, Bitonci (Lega): "Pdl nazionale favorevole"

Il segretazio cittadino del Carroccio fa trapelare l'indiscrezione che se gli esponenti locali del Popolo della Libertà sono contrari all'adesione alla città lagunare, non lo sarebbero altrettanto i colleghi da fuori provincia, che non disdegnerebbero l'opzione

Un Pdl padovano contrario e un Pdl fuori provincia d'accordo con l'adesione di Padova alla città metropolitana di Venezia, prospettiva fortemente sostenuta dal primo cittadino euganeo di segno opposto, del Partito democratico, Flavio Zanonato.

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L'INDISCREZIONE DI BITONCI. L'indiscrezione sulle due opposte posizioni che si starebbero facendo largo all'interno del Popolo della Libertà viene da Massimo Bitonci, l'onorevole nonchè segretario cittadino della Lega Nord, da subito schieratosi contro l'ipotesi di un'unione con Venezia e promotore di un referendum popolare per interrogare i residenti sulla questione.

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PDL DIVISO. La preoccupazione di Bitonci circa uno sfaldamento di posizioni interne al Pdl sul tema deriva dal colloquio avuto con la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, tenutosi a Roma, dove il primo è impegnato per il voto sulla Legge di Stabilità. "Sembra che, a parte il Pdl padovano, compatto contro la città metropolitana - riferisce il segretario del Carroccio - alcune aree del partito abbiano un’altra idea e, per inseguire chissà quali interessi, vogliano sostenere, ovviamente da fuori provincia, il progetto dei sindaci del Pd di ridurre Padova a un’appendice di Venezia”.

UNA SETTIMANA FA: SINDACI PADOVANI A RAPPORTO DA DEGANI E ZANONATO

IL REFERENDUM. A pochi giorni dal lancio del referendum cittadino, Bitonci mantiene la linea: “La provincia più popolosa e più produttiva del Veneto non può finire sotto ad un’altra città, così come un cittadino dell’Alta padovana non può sobbarcarsi 70 chilometri di strada ogni volta che deve andare a ritirare un pezzo di carta. E non mi vengano a parlare di Pa Tre Ve – conclude Bitonci – E’ chiaro che Treviso, assorbiti alcuni comuni del veneziano, tenterà di staccarsi, abbandonando Padova ad un destino di sottomissione amministrativa e non solo. Ci vuole un referendum: Padova capoluogo sparirà solo per volontà dei padovani, che invito a sostenere la consultazione con la propria firma da sabato prossimo nelle principali piazze cittadine”.

LA PROTESTA SU FACEBOOK: "PADOVANI NON VENEZIANI"


 

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