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Politica Noventa Padovana

Referendum per San Vito di Vigonza, al voto per passare sotto Noventa

Approvata a maggioranza la mozione voluta dai residenti. Il no del Pd, astenute le altre minoranze. Ora la consultazione nella sola frazione

Approvata a maggioranza in Consiglio la mozione per avviare l’iter per il passaggio di San Vito a Noventa Padovana e indire il referendum nella sola frazione. A presentarla erano stati i consiglieri di maggioranza di San Vito Niccolò Tacchetto e Marisa Grisenti. Contrarie le minoranze, ma Vigonza Protagonista e Vigonza Viva si sono astenute mentre il Pd ha votato contro e chiesto le dimissioni di Tacchetto e Grisenti.

Il Pd

«Il referendum potrebbe innescare questioni con altre frazioni di confine» ha contestato Alessandro Griggio (Vv). Antonino Stivanello (Pd) ha fatto traballare le certezze nella maggioranza: «Chi viene eletto in un Comune, tanto più i due proponenti di Prima Vigonza, lo fa per difendere interessi del Comune non per depauperarlo. Avrei apprezzato un ordine del giorno o una presa di posizione della maggioranza come momento politico di discussione. Con una mozione si vuole invece calare l’asso. Rivedere i confini è una scelta antistorica e sbagliata: mentre sindaci cercano aggregazioni per governare il territorio, noi pensiamo a dividerci».

Celin

«Se volete la divisione, fatela. Portate una delibera di Consiglio e non venite qua a dirci che impegnate voi stessi a fare una cosa che potreste già fare, non cercate una sponda da noi a meno che su questo tema non abbiate una grossa e profonda divisione e la necessità di salvare la faccia per ciò che avete promesso» ha aggiunto Massimiliano Celin (Vv) «contesto che la frazione sia stata dimenticata, ha avuto opere al pari delle altre. San Vito è parte di Vigonza fin dalla Serenissima e per me il motivo storico è più importante di quello geografico».Arianna Toniolo (Vp) spiega l’astensione: «Abbiamo ritenuto di non opporci alla volontà di metà frazione, ma la mozione dimostra il fallimento della giunta più attenta a sobillare questo moto di pancia anziché trovare soluzioni».

Bison

Dalla maggioranza Simone Bison si è detto perplesso, mentre per il presidente Cesare Paggiaro la proposta è antistorica: «Perché oggi si deve puntare a fondere i Comuni e non a scissioni» , ma ha votato favorevole. Grisenti ha difeso la Mozione: «Troppo comodo parlare, a San Vito non è mai venuto nessuno a chiedere che problemi c’erano, se si allagavano le strade, solo per chiedere voti».

Boscaro

«La competenza è della Regione che deciderà, non stiamo votando per staccare San Vito ma per l’iter referendario» ha detto Boscaro «i consiglieri sanvioti hanno agito correttamente visto che è una richiesta di ben 530 cittadini». Boscaro ha detto che s’impegnerà per opere e servizi per S.Vito. «Abbiamo messo 250 mila euro per la sistemazione di via Don Verità, inserito la Ztl nel piano del traffico, il Consorzio di Bonifica ha eseguito lavori nello scolo Noventana» ha sciorinato, invitando i consiglieri e non essere pilateschi sull’importante questione.

Borina

«Come Gruppo Consiliare "Con Noventa" siamo convinti che tutta Noventa guardi con interesse questa opportunità, che non farebbe altro che prendere atto non solo di un fatto urbanistico, ma anche relazionale che esiste da più di un secolo, tra la comunità di San Vito con la comunità di Noventa - sostiene Fabio Borina - .I residenti di San Vito frequentano le scuole di Noventa, i servizi, le attività  commerciali di Noventa, molti partecipano alla vita associativa, sportiva e culturale di Noventa. Nei decenni precedenti altri iniziative in tal senso sono naufragate all'interno del dibattito e percorso amministrativo della comunità di Vigonza e San Vito. L'approvazione della mozione da parte del consiglio comunale di Vigonza, per richiedere alla Regione Veneto l'indizione di un referendum, con i soli voti del gruppo di maggioranza sottolineati da vari distinguo, testimoniano come questo tema risenta anche di posizioni trasversali rispetto alle appartenenze politiche. Appena saranno più chiari i percorsi amministrativi da seguire in questa procedura capiremo se questa sarà la volta buona. Se il  dibattito ed il percorso messo in atto non si "assopisce" si dovrebbe arrivare a  dare la parola ai cittadini di San Vito e di Noventa con un referendum per decidere definitivamente il futuro delle nostre comunità».

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