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Alessandro Sgrigna lascia il Cittadella: il saluto commosso del calciatore ai granata

L'attaccante della squadra veneta lascerà il Citta e prima di svuotare l'armadietto ha voluto ringraziare staff e tifosi del club: "Sono stati 4 anni e mezzo stupendi per me"

Il calcio romantico forse non esiste più con l'avvento di holding straniere e l'addio graduale di vecchie bandiere. Eppure non ovunque è così. Pensate al Cittadella e alla sua favola: una stagione capolavoro che ha portato i granata a tornare in serie B, un gruppo affiatato, un momento magico difficile da dimenticare.

DECISIONE SOFFERTA. In mezzo a tutto questo ragazzi che, tolti gli scarpini e la maglia con il numero sulle spalle, vivono il lavoro con professionalità e passione. In qualche caso anche con amore. Prendete Alessandro Sgrigna che dopo quattro anni e mezzo lascerà la sua casa, il "Citta", destinazione ancora ignota. Una decisione sofferta per uno che con i granata è cresciuto (2003-2005) ed è maturato (2014-206). Una decisione maturata unicamente per poter continuare a fare quello che ama fare, giocare a calcio, in una squadra che gli concederà un po' di spazio in più. A 36 anni non si sente ancora pronto a lasciare, è in forma e spera in un club che punti ancora forte su di lui. Così con un tonfo al cuore ma con tanta gratitudine l'attaccante decide di prendere carta e penna e di scrivere alla "sua" gente, tanto per non dimenticare che esiste ancora il calcio romantico.

LA LETTERA. Ecco le sue parole, pubblicate sul sito internet della squadra: 

“Ho voluto scrivere queste parole per ringraziare tutto il mondo Cittadella. Sono stati 4 anni e mezzo stupendi per me, anni che mi hanno fatto crescere come calciatore ma soprattutto come uomo. In questa grande famiglia infatti ho conosciuto persone che danno insegnamenti di vita ogni giorno, attraverso i loro modi cordiali, educati e alle parole sempre di conforto,anche quando le cose non vanno proprio nel modo giusto, come la stagione della retrocessione. Voglio dare un grande abbraccio a tutte le persone che lavorano in sede: il grande Cappelletti in primis, Federico, Davide, Alberto, Lucio, Gianfranco, Maurizio, Daniele…spero di non essermi scordato nessuno! Poi ci sono le persone di campo, che fanno in modo che non ci manchi mai nulla e che possiamo allenarci sempre al massimo. Sono persone eccezionali che amano questa società e sono: Angelone, Mariano, Severino, Clara e il nostro grande baffo Toni. Ringrazio anche lo staff sanitario, con i dottori Bordin e Candido, i massaggiatori Giovanni Pivato (una persona che amo, senza nulla togliere agli altri) e Nicola. Lo staff tecnico con il mister Venturato, Gorini, Musso, Pierobon, Redigolo. I sempre presenti Giancarlo Pavin e Nicola Maffei. Un ringraziamento speciale però spetta alla famiglia Gabrielli che mi aveva accolto come un figlio nel 2003 e l’ha rifatto l’anno scorso con ancora più affetto; sicuramente è anche grazie a loro se la mia carriera è stata così importante e ricca di gioie. Poi ci sono i tifosi, che ringrazio per aver sempre sostenuto la squadra, e me nello specifico, anche nei momenti di difficoltà. Grazie di cuore. Ho voluto lasciare per ultima una persona alla quale tengo molto e che mi ha dato tantissimo in questi anni, sotto tutti i punti di vista, vale a dire il Direttore Generale Stefano Marchetti. A lui un grande abbraccio e un grazie immenso! Dicono che non ci sia due senza tre, quindi spero sia solo un arrivederci e non un addio. Grazie di cuore a tutti! FORZA CITTA SEMPRE!".

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