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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Cittadella, Stefano Marchetti: «Negli ultimi anni abbiamo fatto tanti record, ora ne manca solo uno»

Dopo il record eguagliato da Gorini delle cinque vittorie consecutive, il direttore generale Marchetti cerca di non fare calcoli verso l'unico grande obiettivo che manca nella storia del Cittadella

Chi fermerà questo Cittadella? Interrogativo interessante, che in tanti si pongono dalle parti del Tombolato, alla luce delle cinque vittorie consecutive. Anche Stefano Marchetti analizza il momento della sua squadra con misto tra curiosità ed entusiasmo difficile da mascherare anche per lui: «Contro il Cosenza abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo interpretato bene la partita. Anche dopo quattro vittorie di fila noi continuiamo a lavorare sulla testa dei giocatori durante la settimana. I ragazzi hanno risposto bene e concentrati su ogni pallone. Abbiamo giocato contro una squadra forte, che poteva metterci in difficoltà», riconosce il direttore generale granata. «La vittoria è super meritata, abbiamo fatto due goal e potevamo farne altri. Credo ci sia poco da dire e molto da essere soddisfatti».

Quale aspetto le ha fatto più piacere vedere contro il Cosenza? «Mi piace la maturità dei ragazzi, perché c'è stata una crescita non da poco. Abbiamo saputo gestire partite difficili e in bilico, sapendo soffrire nei momenti di difficoltà e non subendo gol. Mi piace che i ragazzi che entrano dalla panchina lo facciano nel modo giusto perché significa che tutti sono coinvolti e ci credono, consci di volere sfruttare la loro occasione. L’aspetto mentale è il punto dove siamo cresciuti di più in queste settimane. Ora sta a noi mantenere quest'ultimo aspetto anche nelle prossime gare, pensando fin da subito al Modena».

E come la mettiamo con Gorini che eguaglia Foscarini e Venturato con il record di 5 vittorie consecutive? «I numeri li guardo e fanno piacere. Negli ultimi anni abbiamo fatto tanti record, ne manca solo uno... Non sono abituato a farmi i complimenti, ma spero sia la critica a farli a questi ragazzi e alla struttura societaria. Riuscire a confermarsi dopo tanti anni a Cittadella significa che c’è un lavoro importante di continuità ed è una bellissima soddisfazione».

Con questa squadra sbarazzina, si può sognare l'ultimo record mancante? «In questo momento possiamo pensare solo partita dopo partita. Se pensiamo a qualcosa di diverso ci togliamo energie e aggiungiamo pressioni che non portano fieno in cascina. Certi discorsi vanno fatti al momento giusto, non ora. Oggi dobbiamo creare mentalità e continuità. Io non mi vergogno a dirlo: prima raggiungiamo la salvezza e poi pensiamo ad altre cose. Sono curioso di vedere come crescerà questo gruppo, se lo farà nel modo e al momento giusto per reggere le pressioni dell'alta classifica. Probabilmente nemmeno la squadra sa dove può arrivare, perché in tanti sono giovani ed inesperti, al tempo stesso in tanti resteranno in B perché sono bravi».

Bravi tecnicamente e molto preparati fisicamente. Il segreto è tutto nella preparazione fisica? «Da sempre siamo una squadra di corsa, organizzazione e gamba. A Cittadella abbiamo sempre lo stesso staff da più di 20 anni, so bene a chi sono affidati i giocatori. Abbiamo un preparatore che storicamente in questi anni ha sbagliato poco, se non niente. Se oltre all'aspetto fisico, aggiungiamo una crescita tecnica e tattica, allora possiamo giocarcela davvero con tutti. Le partite sono spesso episodiche, ma le prestazioni nostre sino a questo momento sono state tutte di altissimo livello. Devo solo fare i complimenti ai ragazzi perché lavorano forte. Abbiamo tanti ricambi che tengono alta l'intensità degli allenamenti. Si è creato un mix tra giovani ed esperti che ci permetterà di crescere. Ora dipende tutto da noi. Dobbiamo essere bravi dopo le vittorie, senza essere incosciamente appagati e rilassati. Dopo cinque vittorie serve tenere alto il livello. Andremo a Modena con coraggio e quando sarà tempo di calcoli li faremo. Ora è il momento di accellerare. Con gioia, felicità ed entusiasmo»​.

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