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Calcio

Serie B, Parma: mister Pecchia "A Cittadella mi aspetto una gara poco fluida"

Il tecnico del Parma, Fabio Pecchia analizza la sfida contro il Cittadella di lunedì 10 aprile alle ore 15:00

Dare continuità alla vittoria casalinga contro il Palermo e mantenere la tradizione positiva al Tombolato. Con questi desideri mister Pecchia presenta in conferenza stampa la partita contro il Cittadella. 

Sulla gara con i granata. “Non volevo cambiare formazione, ma dovrò farlo ancora una volta. Modificherò l’undici base. Adrian (Bernabé) ha caratteristiche diverse, molto particolari, è un centrocampista che vuole andare con la palla al piede, ma avremo altre soluzioni con giocatori che avranno caratteristiche diverse da Adrian. Ma dovrà essere il Parma con la voglia di fare le partite, a prescindere da chi scende in campo dall’inizio o dai subentranti. Il Parma, la squadra e i ragazzi devono avere in mente la prestazione dell’andata, devono fare qualcosa di simile. Rivedendo la partita del Tardini, contro una squadra che continuo a vederla come una solida realtà, che vive la Serie B con grande concretezza, noi dobbiamo pensare di affrontare la partita in quel modo. Al di là dell’aspetto tecnico, la voglia di essere e di mettersi al livello loro, per come vivono le partite di Serie B. Avere quello stesso atteggiamento, stessa voglia, stesso livello, di voler pareggiare la loro mentalità. Il Cittadella è una squadra che lascia giocare ma nella zona centrale di campo è molto aggressiva, molto forte sulle seconde palle, una squadra determinata a ribaltare l’azione molto velocemente. Quindi dobbiamo essere bravi a duellare, vincere sulle seconde palle perché ti permetteranno poi di ribaltare l’azione a nostro favore. Tutti quelli che giocano contro il Parma hanno uno stimolo e una voglia in più, perché la storia dà stimoli agli avversari. Negli ultimi anni il Cittadella viveva una classifica diversa, ma ha sempre la stessa anima, identità, voglia di far giocare le squadre come vogliono loro. E questo determina le partite, perché chi gioca contro di loro sa che le partite possono essere poco fluide, un po’ complicate in mezzo al campo, la loro identità non è cambiata. In più c’è sempre quella consapevolezza di saper giocare le partite di Serie B. Le insidie stanno nella natura di questa squadra, dobbiamo pareggiare la loro mentalità. La sindrome da bis del Parma? Ogni partita lasciamola alle spalle e pensiamo alla prossima. C’è sempre la voglia di giocare per vincere e c’è uno stimolo a voler togliere quello che mi faceva nella domanda, cioè la sindrome”.

Condizioni dei singoli. "Ansaldi sta bene, ha ripreso, lo valuteremo ma sono contento di ‘Couli’, al di là del gol, è stato determinante come presenza. Ha avuto fiuto del gol, si è comportato da attaccante. Abbiamo due opzioni lunedì: giocare con Franco davanti, oppure con Franco dietro e una punta. Sono due opzioni percorribili”. 

Su possibili penalizzazioni in classifica. “Da 8 mesi che lavoro qui, sin dall’inizio ho respirato sempre un senso di unione fra lo staff tecnico, la squadra, il Club, la proprietà, la dirigenza. E questo l’abbiamo vissuto e toccato con mano, sia quando le cose sono andate bene sia quando sono andate meno bene. Continua ad esserci questo senso di unione, di compattezza, al di là della contingenza dei momenti che abbiamo attraversato e di quello che succederà. E ancora di più adesso, la squadra deve essere proiettata su quello che è la partita di lunedì. Questo deve rappresentare la voglia di stare insieme, ancora di più".

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