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Pioppo caduto al Parco dei Faggi, Gallani: «Aveva una diffusa carie fungina alle radici»

«Il parco ora rimarrà chiuso per qualche giorno, per eliminare ed analizzare il pioppo caduto e per analizzare in profondità quelli circostanti, per stabilire se altri soggetti arborei sono stati attaccati e compromessi»

Sopralluogo al Parco dei Faggi nella mattinata di sabato 26 settembre per Chiara Gallani, assessora all'ambiente di Padova, insieme a due tecnici del Comune e al direttore dei lavori e degli interventi che hanno interessato il parco lo scorso anno.

Pioppo caduto

Spiega l'assessora Gallani: «Abbiamo analizzato visivamente il pioppo che si è ribaltato durante le forti raffiche di vento del pomeriggio di venerdì 25 settembre. Il pioppo presenta una diffusa carie fungina alle radici difficile da individuare con i monitoraggi - gli ultimi del luglio del 2019. Monitoraggi approfonditi, sia visivi che strumentali densitometrici, ovvero utili a misurare la densità del legno. Non era risultata critica, con indicazione di successivo monitoraggio dopo due anni. In arboricoltura non è possibile individuare ogni e qualsiasi condizione che potrebbe portare un albero al cedimento totale o parziale. Gli alberi sono organismi viventi che possono cadere in molti modi: in questo caso il fungo patogeno aveva attaccato le radici ma non era ancora registrabile agli esami strumentali effettuati. L'apparato radicale non è infatti osservabile se non dopo una serie di elementi diagnostici che all'ultimo e recente monitoraggio non erano presenti. D'altra parte i pioppi sono alberi a rapido accrescimento, forniscono ossigeno e ombra in pochi anni ma sono soggetti, proprio per la crescita rapida, anche a ciclo vitale più breve di altre specie. Un parco ricco come il parco dei Faggi è storico anche e proprio per la presenza di numerosi esemplari e la sua gestione è volta alla conservazione di questa sua peculiarità. Lo scorso anno sono state abbattute una trentina di piante in condizioni di stabilità critiche».

Parco Faggi pioppo caduto 2-2

Chiusura

Prosegue l'assessora Gallani: «Quello che è accaduto venerdì dà conto di come la natura sia tale, non prevedibile in ogni suo aspetto e momento, come noi esseri umani. In condizioni metereologiche particolarmente avverse, eccezionali, anche l’albero più sano può cadere: dipende da dalla direzione del vento e dalla resistenza che l’albero può opporre a quella intensità e direzione. Nella gestione degli alberi l'obiettivo da perseguire è quello di ridurre il rischio in quanto sfortunatamente non è mai possibile eliminare interamente il rischio derivante da un possibile cedimento, a meno che non si abbatta l'albero. Il parco ora rimarrà chiuso per qualche giorno, per eliminare ed analizzare il pioppo caduto e per analizzare in profondità quelli circostanti, per stabilire se altri soggetti arborei sono stati attaccati e compromessi».

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