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One Hour Nest, l'app che trasforma la casa in un taxi a ore e inventa nuovi business

Casa, spazi privati o prestazioni professionali a ore: tutto si affitta anche solo per un'ora, senza commissioni su quanto incassato al momento del booking nell'invenzione di Simone Borile

Dagli affitti brevi a quelli brevissimi, anche solo di un’ora. Che si tratti di spazi o di servizi di ogni genere, tutto ha un tassametro su One Hour Nest. E si affitta di tutto: posto auto, garage e non solo stanze o appartamenti interi. Con in testa chiaramente gli alberghi e i B&B che così trovano un business collaterale a quelli già classici online.
E' il servizio di booking istantaneo, non solo per camere o spazi ma anche per servizi professionali con o senza partita Iva, verso cui punta One Hour Nest, il nido di un'ora in inglese, che permette appunto di godere di un bene immobile o di un servizio a partire da 60 minuti anche di più, si intende. Decidono tutto inserzionista e fruitore dell'app, innovativa applicazione sia su web che su mobile, nata in seno ad una università, la scuola universitaria Ciels, con sede a Padova Bergamo e Bologna, come capitato vent'anni fa a Facebook e prima ancora a Microsoft ed Apple e agli altri colossi di quella che a fine secolo scorso veniva chiamata new economy. 

Come nasce

L'impresa nasce tra i corridoi di uno dei sei centri universitari privati fondati e diretti da Simone Borile, da quindici anni direttore dell’ateneo privato che ha visto nascere One Hour Nest. L’app è sugli store a febbraio, e già da un primo screening su 30mila imprenditori del settore dei B&B il 28% ha manifestato un interesse concreto verso la piattaforma. «Il mercato, e non solo quello gli affitti brevissimi, orari, evidentemente c’è» spiega Simone Borile, imprenditore nel settore della formazione quadrilaureato antropologo. Borile ha deciso di regalare ai proprio studenti ed a tutti i loro coetanei della Gen Z, una app che avrebbe fatto felice Adam Smith che teorizzò la mano invisibile del mercato: tutto facile, gratis e veloce, secondo i dettami dei nativi digitali, maggiorenni in questo secolo che si trasformano in un click da fruitori alla ricerca di una stanza, alla bisogna in host a loro volta, dog sitter, professori di lingue. 

Le parole di Borile

«Sono partito dall'osservazione dei bisogni raccontati a pranzo dai miei studenti - spiega Borile, 48 anni e quattro lauree appese alla parete dell'ufficio - ed è evidente una mutazione antropologica nella generazione nata tra la fondazione di Amazon, che quest'anno compie 30 anni e Facebook. I miei studenti hanno genitori che hanno fatto il mutuo trentennale. I figli di questo millennio hanno una fluidità  e rapidità totale di consumo e di utilizzo di spazi e servizi. Possono interscambiare beni e servizi alla velocità di un click: per loro la casa è un bene da consumare ancora prima che da possedere o di cui essere proprietario. Osservo che il ruolo di ospiti ed ospitati muta e si interscambia, sia che si tratti della fruizione di un appartamento o di un'ora di docenza in un ufficio, deve essere rapido e facile da consumare. La generazione cresciuta tra Just Eat e Uber tratta sempre di più tutto su base del godimento orario ancor prima che sull'orizzonte del mese o dell'affitto quinquennale, figuriamoci quello del mutuo».

L'App

«Partendo da ciò ho messo a disposizione una app laboratorio a cui si stanno iscrivendo centinaia di utenti e qualche migliaio di professionisti oltre a B&B e hotel, categorie queste che hanno capito per primi la nostra filosofia: mettere in contatto domanda e offerta senza entrare sul piano delle commissioni - prosegue Borile, con u passato anche da militante e candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a Padova - .Proprio nei giorni scorsi, appena lanciata la app sugli store online, abbiamo contattato 30mila strutture nelle città di Firenze, Roma, Milano e Bologna. Il tasso di interesse è molto alto: evidentemente c'è nel mercato degli affitti brevi la propensione ad andare verso la dimensione dell'uso anche orario, per chi si trova fuori città per lavoro o per piacere e non ha l'interesse di fare il classico check in dalle 18 e il check out entro le 10. Un'altra chiave di appeal dell'app è il fatto che One Hour Nest non chiede commissioni nè a chi offre spazi o servizi, nè ai fruitori». 

Il business

«Il modello di business non si basa sulla percentuale sui soggiorni. Vogliamo lasciare il massimo della libertà a host e fruitori - assicura Borile - quello che succede tra inserzionista e fruitore è affare loro. E si osserva così che molti scambiano affitti brevi e brevissimi o servizi in maniera reciproca senza passaggio di denaro e si accordano invece in reciproche utilità. A noi non interessa quello che capita tra inserzionista e fruitore, noi offriamo appunto un nido sicuro, con clienti e inserzionisti verificati dal nostro servizio clienti. Tutti maggiorenni, tutti tracciabili, il massimo della velocità, dell’economicità ma anche della sicurezza». 

All'estero

«Entro il mese di giugno allargheremo One Hour Nest anche a Svizzera italiana e Spagna ed altri Paesi europei: gestori di B&B o addetti al marketing degli alberghi potranno attraverso di noi fare un salto di economicità rispetto a Booking o Airbnb. Possono offrire spazi senza commissioni per gli utenti, i proprietari di immobili privati mettono a disposizione per affitti brevissimi, anche solo di un'ora, chi una stanza chi l’intero appartamento. Parallelamente sta crescendo la numerosità di artigiani e professionisti che danno la possibilità di avere servizi a ore con una contrattazione diretta tra cliente ed esercente del servizio, senza dover riconoscere a noi nemmeno una frazione decimale: noi non mettiamo le mani in tasca a professionisti e host. Da noi si iscrivono ogni minuto docenti di lingue, esperti in ripetizioni di matematica ma anche maestri di ballo e badanti. C'è chi propone il proprio studio di registrazione, la casalinga che noleggia il giardino di casa per la festa di compleanno o chi trasforma il soggiorno di casa in asilo temporaneo per i bambini e il cortile come spazio giochi per i cani dei vicini. E' stupefacente quanto ognuno di noi possa diventare host per qualcun altro che appunto sta cercando un nido di un'ora».

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