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Studenti rifugiati, pronte 250 borse di studio: c'è anche l'Università di Padova

L’Università di Padova e altri 40 atenei italiani accoglieranno 68 rifugiati residenti in Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe

Si aprono oggi i nuovi bandi per le borse di studio messe a disposizione da 41 Università italiane che partecipano alla sesta edizione del progetto Unicore - University Corridors for Refugees per dare la possibilità a 68 rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia frequentando un programma di laurea magistrale della durata di due anni.

Studenti rifugiati

Gli studenti, attualmente rifugiati in Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe, saranno selezionati sulla base del merito e della motivazione, e arriveranno in Italia a settembre 2024. L’Università di Padova ha accolto fino a oggi 7 studenti di cui 2 già laureati e uno in procinto di laurearsi (aprile 2024). Dei rimanenti 4, due sono al secondo anno, altri due sono arrivati a settembre. Gli studenti provengono da Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Cameroon, Nigeria ed Etiopia e hanno seguito corsi di laurea sia umanistici (i due ragazzi già laureati facevano Human Rights and multi-level governance, Communication strategies) sia scientifici (Molecular biology, Energy engineering, Environmental Engineering) mentre l'unica ragazza studia Food and Health ad Agripolis. Il protocollo locale include, oltre ad Unipd, anche Diaconia Valdese, Associazione Migranti, Associazione Popoli Insieme, e Fondazione Irpea-Engim Veneto.

Il progetto

Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ed è reso possibile grazie alla collaborazione con partner quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Fondazione Finanza Etica e Gandhi Charity.  Secondo le stime UNHCR, in media le persone costrette a fuggire da guerre e persecuzioni rimangono in esilio per circa 20 anni. il 76% dei rifugiati nel mondo vive in paesi a basso e medio reddito dove troppo spesso le opportunità per ricostruire il proprio futuro in dignità sono assenti. Per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, infatti, i dati globali rimangono drammatici: solo il 6% dei rifugiati ha accesso all’istruzione terziaria contro il 40% della popolazione non rifugiata. Il progetto UNICORE, dunque, nasce per rispondere a queste sfide, offrendo ai rifugiati l’opportunità di arrivare in Italia in sicurezza e dignità per proseguire gli studi, e ricostruire il proprio futuro, aspirando ad una professione in linea con le proprie potenzialità e i propri desideri. Mira, inoltre, a contribuire al raggiungimento di un tasso d’iscrizione all’educazione terziaria dei rifugiati del 15% entro il 2030.

Università

In seguito ad una prima fase pilota nel 2019, durante la quale sei studenti sono stati accolti da due atenei, il progetto si è espanso fino a coinvolgere oggi oltre 45 Università italiane che in sei anni hanno offerto circa 250 borse di studio a studenti rifugiati. Oltre alle borse di studio, il progetto fornirà, attraverso un’ampia rete di partner locali, il supporto necessario per affrontare con successo il programma di laurea magistrale della durata di due anni e favorire l’integrazione degli studenti nella vita universitaria. Il bando chiuderà il 15 aprile 2024 e tutte le informazioni possono essere consultate sul sito universitycorridors.unhcr.it.

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