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Coalizione Civica, sportelli sociali e Unione Inquilini puntano il dito contro Ater

«Denunciamo, come fatto già in passato, le politiche abitative dell'Ater e della Regione sempre più segnate dalla speculazione», commentano da Coalizione Civica

«Questa mattina 4 appartamenti dell'Ater in via delle Melette sono stati sgomberati improvvisamente, senza alcun preavviso. Le giovani abitanti delle case sono state svegliate dalla polizia che in alcuni casi ha sfondato le porte per entrare e cacciare le abitanti. Nelle operazioni di polizia una delle abitanti che era all’interno dell’appartamento, è rimasta ferita al volto. Come Coalizione Civica per Padova denunciamo in modo netto questa modalità d'intervento che troviamo inaccettabile in un paese civile e democratico, ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle giovani ragazze cacciate con violenza dalle abitazioni dove alloggiavano. E denunciamo, come fatto già in passato, le politiche abitative dell'Ater e della Regione sempre più segnate dalla speculazione. Quello della casa è un problema innanzitutto politico. Si tratta di una delle più gravi emergenze sociali che affliggono la nostra città e, in quanto tale, va affrontata. Attraverso nuove politiche abitative inclusive e con la mediazione sociale e politica, quando si tratta di occupazioni abitative». Con queste parole Coalizione Civica condanna i fatti di questa mattina e aderisce alla manifestazione delle 18 sotto a Palazzo Moroni.

via delle Melette sgombero

Ci saranno anche quelli degli sportelli sociali Catai e Baiardi. Con loro anche Unione Inquilini: «Le quattro case in oggetto - afferma Cesare Ottolini - rientrano fra le cinquecento per le quali è prevista la vendita da parte di ATER. Mentre più di 1300 persone sono in lista d’attesa per l’assegnazione della casa popolare, l’azienda continua nella sua politica di dismissione degli alloggi pubblici». Dello stesso avviso anche Filippo Grendene, dello Sportello Catai: «Si toglie la casa a chi ne ha reale bisogno e la si vende al miglior offerente, in un quartiere peraltro attenzionato da preoccupanti fenomeni speculativi. ATER lascia mano libera al mercato e rinuncia a una delle sue più importanti funzioni sociali». Paolo Benvegnù, dello Sportello di via Baiardi: «Al netto delle problematiche sul piano nazionale e sul costo dell’energia, stiamo assistendo al rifiuto, da parte del Comune, di prendere atto della gravità della situazione. Si considerano sfratti e morosità come problemi singoli, da affidare ai servizi sociali, mentre è evidente che nella presente situazione la casa e le bollette non saranno sostenibili per un’ampia fetta della popolazione. Chi si deve attivare per un’interlocuzione è innanzitutto il sindaco Giordani».

corteo Ater

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