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La consigliera regionale Ostanel sfida il Presidente Zaia sui diritti delle famiglie arcobaleno

Elena Ostanel ha depositato in Regione una risoluzione da titolo “Sostegno alle famiglie omogenitoriali, la politica intervenga” contro la decisione della Procura di Padova di impugnare 33 atti di nascita di figli nati da coppie arcobaleno

Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo , ha depositato, nel pomeriggio di venerdì 24 giugno, una risoluzione da titolo “Sostegno alle famiglie omogenitoriali, la politica intervenga” contro la decisione della Procura di Padova di impugnare 33 atti di nascita di figli nati da coppie arcobaleno.«Questa risoluzione non è casuale. Nelle motivazioni e nella tempistica. L'ho depositata in questi giorni per dare un segnale al Consiglio regionale e mettere ciascuno di fronte alla proprie responsabilità. Stavolta mi aspetto di vedere anche il Presidente della Regione Luca Zaia presente in aula, mi aspetto che non se ne lavi le mani e che indichi ai suoi di stare dalla parte dei diritti dei bambini e non dell'oscurantismo. Non è infatti vero, come dice Zaia, che la Regione non può far nulla. Può stare dalla parte dei tanti sindaci che hanno riconosciuto già un sacrosanto diritto. In Aula i consiglieri avranno così l'opportunità di mostrare da che parte stanno, motivando e giustificando, o meno, le loro scelte». 

Vuoto normativo

«Mischiare tra loro diversi temi etici, oggetto di diritti della personalità, in un medesimo calderone come fa Valdegamberi – attacca Ostanel – è il vecchio metodo del “buttare la palla alta”, prodromico al mantenimento di un vuoto normativo, caro a una certa politica che non vuole decidere, per non scontentare Tizio e acchiappare il consenso volatile di Caio. Io sono di parere diametralmente opposto. E lo farò combattendo l'inerzia pilatesca di una classe politica che si vede superata da una società civile molto più evoluta, come evidenziato dall'enorme indignazione suscitata dalla decisione della Procura di Padova».

Coraggio

«In Italia – spiega Ostanel –  manca una legge che regola la posizione dei figli di coppie di genitori dello stesso sesso: la scelta è lasciata a sindaci coraggiosi, come nel caso di Giordani a Padova. Per questo, per colmare un vuoto normativo, nella mia risoluzione chiedo che il Consiglio regionale esorti il Governo e il Parlamento italiano a intervenire quanto prima per evitare che le vite delle persone, in particolare minori, siano scandite da dubbie scelte di iniziativa giudiziaria, invece che da una normativa che riconosca pieni diritti a tutte quelle famiglie in cui è la cura l’elemento prevalente. È ora che la politica colmi quel vuoto normativo che ha lasciato intatto per anni, e che il Consiglio regionale prenda una posizione chiara, tra i diritti dei bambini nati da coppie omogenitoriali e l'oscurantismo».

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