Su questa quesione, dopo l'inizio della udienze civili vista l'impugnazione di quegli atti da parte della Procura, si è espresso anche il consigliere regionale, Arturo Lorenzoni, che appoggia la scelta del primo cittadino di Padova, di cui è stato il vice prima di essere eletto in Regione
Il sindaco Sergio Giordani sottolinea come sia venuto il tempo di fornire uno strumento, una legge, al passo con i tempi che stiamo vivendo. Anche l'assessora Francesca Benciolini ha rimarcato il ruolo e la responsabilità che deve assumersi la politica: «E' importante che questa situazione sia normata»
«Una battaglia di civiltà», definisce così l'avvocata Aurora D'Agostino, la partecipazione insieme ai colleghi Giuristi Democratici al sit in di fronte al tribunale dove i giudici di pace hanno cominciato le udienze in cui viene affrontata la questione sollevata dalla Procura della Repubblica in ordine all'inclusione della "mamma di intenzione" nell'atto di nascita dei figli
Iniziativa a sostegno dei genitori chiamati in udienza per via dei procedimenti nei quali la Procura chiede che i certificati di nascita di questi bambini siano modificati in modo che venga tolta l’indicazione della madre non biologica come secondo genitore
Elena Ostanel ha depositato in Regione una risoluzione da titolo “Sostegno alle famiglie omogenitoriali, la politica intervenga” contro la decisione della Procura di Padova di impugnare 33 atti di nascita di figli nati da coppie arcobaleno
Tra gli interventi più applaudito che hanno animato la manifestazione in difesa dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, quello della co-presidente dei Giuristi Democratici, Aurora D'Agostino: «Mi auguro proprio non sia questo parlamento sui diritti delle famiglie arcobaleno»
Sotto il Municpio partiti e società civile in difesa delle famiglie arcobaleno. Molto toccante il racconto di una delle mamme che si è vista recapitare a casa l'atto giudiziario in cui si comunica la cancellazione di uno dei due genitori
«È nostro dovere professionale – spiegano i Presidenti dell’Ordine degli Psicologi del Veneto e l’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto - promuovere un contesto di accettazione e rispetto per tutte le forme di famiglia: un approccio inclusivo e rispettoso è generatore di salute emotiva e di benessere sociale»
«Quale sarebbe il principio di “ordine pubblico” con cui contrasterebbe la registrazione come mamma di due donne che hanno costruito insieme un progetto genitoriale? Su quale principio di ordine pubblico si può fondare, considerato anche che la normativa sulle unioni civili è di fatto una presa d’atto dell’esistenza e legittimazione delle famiglie omosessuali?»»
«Sono trentatré famiglie che compongono e fanno parte della rete sociale della città. Sono certa che sabato, per la manifestazione indetta di fronte al Comune, ci saranno tantissimi padovani. Una città che da sempre è dalla parte dei diritti»
Manifestazione domani contro la richiesta del tribunale di cancellare le registrazioni all'anagrafe firmate dal sindaco, Sergio Giordani. I bambini rischiano di rimanere "orfani"
Ieri 12 maggio a Torino, anche Padova ha partecipato ad un importante raduno delle amministrazioni comunali di tutta Italia che chiedono si possano registrare all'anagrafe i neonati delle famiglie arcobaleno
All'appuntamento nazionale in difesa delle cosiddette famiglie omogenitoriali delle 15 erano in tantissimi, almeno 500 i partecipanti. E' stata scelta Padova per la posizione assunta dall'amministrazione che ha deciso di continuare a registrare tutti i bambini all'anagrafe, senza escluderne alcuno
«Grazie Giordani, che finora si è assunto la responsabilità che il Parlamento italiano sta evitando da decenni. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità e la difesa dei diritti dei minori. Vogliamo che tutti i bimbi e le bimbe abbiano pari diritti e pari dignità, indipendentemente da come sia formata la loro famiglia e da come siano venute e venuti al mondo»
Dopo che la Procura ha richiesto gli atti all'ufficio anagrafe, la polemica politica si è infiammata soprattutto a sinistra, che mette nel mirino il governo Meloni
Ora sarà il tribunale a decidere l'eventuale annullamento delle iscrizioni firmate dal sindaco Giordani: «I bambini e le bambine vengono prima di tutte le discussioni. Evitare per loro delle discriminazioni molto gravi è un obiettivo che supera i vuoti normativi e che persegue i valori costituzionali»