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Sfratti, è emergenza a Padova: quasi 1.200 quelli richiesti nel 2022

Afferma Cesare Ottolini, segretario Unione Inquilini Padova: «Chiediamo la sospensione degli sfratti e l'assegnazione di abitazioni alternative adeguate, non stanze precarie e divisive delle famiglie»

La neoletta segretaria nazionale dell'Unione Inquilini, Silvia Paoluzzi, ha reso noti i dati del rapporto sugli sfratti 2022 del Ministero dell'interno appena pubblicati: «Oltre 30.000 esecuzioni con la forza pubblica (+218,60%), si sfiorano le 100.000 richieste di esecuzione (+200%) e sono quasi 42.000 le nuove sentenze, la maggior parte per morosità incolpevole. E ancora non è calcolato l'impatto dell'azzeramento dei fondi azzerati dal Governo (il taglio parte dal 2023). Uno tsunami che travolge la coesione sociale nelle città, effetto della mancanza di politiche sociali e di qualsiasi forma di intervento pubblico, accentuato dalla devastante deregulation degli affitti turistici che il Governo lascia senza limiti e controlli. Con questa enormità del dato sfratti in violazione del diritto alla casa, il governo Meloni sta precipitando l'Italia nelle procedure d'infrazione ONU del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, ratificato dall'Italia con L. 881/1977, rispetto al quale l'Alto Commissario ONU sui diritti umani si è pronunciato ormai in decine di casi. A questa situazione insopportabile il Governo risponde con cinica indifferenza, apprestandosi a negare anche in questa legge finanziaria il piccolo ombrellino di protezione del fondo sostegno affitti e per la morosità incolpevole».

Sfratti a Padova

«A Padova la situazione è tra le più gravi di tutto il Paese - ha denunciato Cesare Ottolini, segretario Unione Inquilini Padova - con 1.169 richieste di esecuzione, cioè +252,11 % rispetto allo scorso anno, e con 425 sfratti eseguiti, +342,71%. Soltanto a Venezia gli inquilini soffrono di più, rispettivamente con 727 sfratti eseguiti, cioè +587,07% rispetto al 2021». Aggiunge Silvia Paoluzzi: «Chiamiamo alla mobilitazione e alla lotta a partire dalla manifestazione "La Via Maestra" del 7 ottobre, alla campagna "Ottobre Sfratti Zero". Ci appelliamo alle forze sociali, sindacali e politiche: la sofferenza abitativa esplode: serve una grande mobilitazione unitaria per chiedere il rifinanziamento dei fondi soppressi e l'avvio di una nuova politica dell'abitare, a partire dal recupero e l'assegnazione degli alloggi pubblici vuoti e da un piano per l'incremento dell'edilizia residenziale pubblica a canone sociale». Conclude Ottolini: «Anche Padova, cominciando ad ottobre con la Carovana unitaria assieme allo Sportello Sociale di via Bajardi, Sportello Sociale Catai, Comitati Inquiline/i case popolari, Link Sindacato degli studenti, facendo un appello a tutte le organizzazioni sociali e sindacali, per denunciare lo scandalo del numero crescente di case popolari sfitte a Padova, 1.434 alloggi rispetto alle 1.313 del 2021, di proprietà Ater e molti dello stesso Comune, per chiederne l'immediata assegnazione, e lo stop alle vendite. Continueremo con la Campagna Sfratti zero con ogni mezzo necessario dalle presenze solidali per difendere le famiglie sotto sfratto ai ricorsi all'Alto Commissario ONU sui diritti, che ci ha dato sempre ragione anche a Padova, chiedendo la sospensione degli sfratti e l'assegnazione di abitazioni alternative adeguate, non stanze precarie e divisive delle famiglie».

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