Padova maglia nera veneta per inquinamento, Europa Verde: «Ora servono interventi veri»

«Nel 2022  la nostra città è risultata il capoluogo del Veneto più inquinato dal Pm10». Andrea Longobardi dell'esecutivo di Europa Verde analizza i giorni di superamento del limite di legge (media tra le centraline Arpav nelle città capoluogo) che sono stati 67 a Padova, 65 a Rovigo, 61 a Treviso, 58 a Venezia e Vicenza, 57 a Verona, 8 a Belluno. Padova è anche maglia nera rispetto agli altri comuni della provincia dove viene rilevato il Pm10: 67 giorni di aria avvelenata contro i 47 di Monselice, i 45 di Este e i 37 della centralina Arpav nel Parco dei Colli Euganei.

Europa Verde

«Per combattere emissioni climalteranti e smog urbano – continua Longobardi - servono interventi decisi e coraggiosi. Potenziare le alternative agli spostamenti autoveicolari: favorire le bici e diffondere la micro mobilità elettrica, rivedere la politica della sosta potenziando i parcheggi scambiatori e non quelli in Centro, avviare la bicipolitana. Mentre aspettiamo le nuove linee tranviarie va reso più frequente il servizio degli autobus. Il nuovo Piano degli interventi (Prg) adottato in Aprile va approvato definitivamente dal Comune al più presto perché prevede di riorganizzare la città riportando servizi pubblici ed esercizi privati nei quartieri (rendendo meno necessario l'uso dell'auto)ed aumentando alberi ed aree verdi che assorbono e limitano Co2, polveri sottili ed altri inquinanti nell'aria. A questo proposito i 35 mila metri quadrati dell'ex Caserma Prandina devono diventare un grande parco pubblico, cosa incompatibile le con mega struttura ventilate nei giorni scorsi e va subito perimetrato quello nell'area del Basso Isonzo per sottrarlo alle reiterate speculazioni edilizie. Infine, ma non per importanza, vanno resi più efficienti i sistemi di riscaldamento velocizzata la transizione energetica della città anche perché l'Amministrazione si è impegnata ad azzerare le emissioni di Co2 entro il 2030».