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Famiglie di origine ucraina, russa e bielorussa contattate dal Comune per agevolarne il dialogo

Intanto sono già arrivati i primi profughi: «La situazione impone delle azioni che non siano dettata solo dall'emotività», afferma il Sindaco Riccardo Mortandello.

Già da anni impegnata in progetti di accoglienza di migranti e rifugiati di guerra da ogni parte del mondo grazie al progetto SAI (ex SPRAR), la città di Montegrotto Terme conferma la propria indole di ospitalità affrontando in maniera diretta, scientifica e propositiva, l’arrivo della popolazione ucraina in fuga dalla propria patria a causa della guerra.


Grazie al lavoro del Sindaco Riccardo Mortandello, della vicesindaca Elisabetta Roetta e della segreteria del Sindaco, si è provveduto a creare un elenco dei cittadini di nazionalità non solo ucraina ma anche russa e bielorussa e successivamente sono iniziate le interlocuzioni per fare il punto della situazione con loro alla luce della grave escalation bellica in corso.

Gli incontri, che si sono svolti sia in presenza che telefonicamente, sono iniziati da qualche giorno e si è appreso che alcuni rifugiati sono già arrivati nella città sampietrina ospitati dai propri familiari residenti mentre altri sono in arrivo. L’amministrazione comunale punta quindi a supportare le famiglie che ospitano coloro che scappano dalla guerra grazie ad una serie di servizi già attivi da anni come il banco di solidarietà alimentare, banco solidale di vestiti per adulti e bambini e ogni possibile azione che si possa attuare.


“La situazione impone delle azioni che non siano dettata solo dall'emotività, anche se giustificata, che ormai sta coinvolgendo tutta la popolazione, ma con un approccio che sia veramente di utilità sia per chi scappa dalla guerra sia per chi ospita queste persone” afferma il Sindaco Riccardo Mortandello.

“Durante gli incontri ci sono state raccontate storie struggenti, affetti divisi dalla guerra, madri con figli piccoli e anziani costretti a vivere nei bunker, persone che attendo ore al confine per entrare in Unione Europea. Alcune famiglie ucraine di Montegrotto Terme si sono già attivate per ospitare propri familiari, in qualche caso si è anche alla ricerca di qualche appartamento libero da poter affittare.

Assieme alla vicesindaca in virtù anche del percorso pluriennale di accoglienza che ci coinvolge come città, rispetto al quale siamo sempre più convinti delle scelte fatte a suo tempo e a maggior ragione oggi che siamo comune capofila per l’accoglienza di rifugiati tramite progetto ministeriale SAI, abbiamo deciso di agire in maniera sartoriale per fare in modo che le tantissime forme di generosità del territorio possano essere messe a sistema ed essere di vera utilità”.

La città di Montegrotto Terme conta una quarantina di ceppi familiari di origine ucraina, russa e bielorussa. Si è deciso di interpellare tutte le persone degli Stati coinvolti nel conflitto perché il percorso della pace deve iniziare ad essere costruito partendo anche dal nostro territorio.

Da evidenziare la grande, immensa, generosità dei cittadini di Montegrotto Terme. “In questi giorni - conclude il Sindaco - ho avuto decine di manifestazioni da parte dei cittadini sampietrini di disponibilità non solo per donare risorse al banco alimentare ma anche di ospitare direttamente i rifugiati o di dar loro un lavoro. Ringrazio il grande cuore dei tanti sampietrini. Sicuramente nei prossimi giorni attiveremo dei punti di raccolta per generi alimentari e terremo aggiornati i cittadini sulle azioni più utili da mettere in atto per alleviare le sofferenze di chi si trova a scappare dalla propria patria”. Montegrotto Terme si conferma città accogliente come lo è stata anche in passato. Emblematico e positivo che in tanti italiani, oggi, si crei una nuova sensiblità per agire ed andare in soccorso a chi fugge da sanguinosti conflitti.

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