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Etra, Fratelli d'Italia ritira le sue candidature: «Non vogliono cambiare passo e risolvere i disagi»

Il presidente Soranzo: «Noi restiamo sulle nostre posizioni: vogliamo abbassare le tariffe, che la smetta di fare utili, perché una società totalmente pubblica che eroga servizi essenziali per i cittadini dovrebbe solo pensare a come migliorare l’idrico e l’asporto dei rifiut»

«Fratelli d’Italia ha ritirato le proprie proposte di candidatura durante i lavori per il rinnovo degli organi societari di Etra e ha scelto di non prendere parte alla votazione dell’assemblea dei sindaci». Ad annunciarlo è stato il presidente provinciale di Fratelli d’Italia a Padova, il consigliere regionale Enoch Soranzo, che ha rappresentato il partito della premier Giorgia Meloni nel corso dell’unica interlocuzione avvenuta sul tema.

La rinuncia

«Come Fratelli d’Italia siamo convinti della necessità di un cambio di passo da parte di Etra - spiega Soranzo - di un ripensamento delle sue scelte, sia circa la gestione degli utili, che per noi devono essere utilizzati per calmierare le tariffe alle famiglie e alle imprese, sia circa la necessità di rivedere un modello di servizio, sia dell’idrico integrato che dell’asporto rifiuti, che non funziona. Ci segnalano disagi in tutto il territorio, che lo si voglia ammettere o meno: i cittadini e le imprese lo stanno manifestando ovunque. Evidentemente ad altri non piace entrare nel merito dei problemi, visto che le nostre proposte sono state tutte avversate: e siccome a differenza di altri non siamo mai stati interessati al ‘mercato dei posti’, abbiamo deciso di non partecipare a questo metodo e percorso». 

Voltare pagina

«In queste settimane è emerso un quadro fin troppo chiaro: non c’è volontà di voltare pagina, le decisioni erano state già tutte prese in piena continuità rispetto al passato - prosegue Soranzo - .Per noi tutto questo è inaccettabile è incomprensibile. Noi restiamo sulle nostre posizioni: vogliamo abbassare le tariffe, che Etra la smetta di fare utili, perché una società totalmente pubblica che eroga servizi essenziali per i cittadini dovrebbe solo pensare a come migliorare l’idrico e l’asporto dei rifiuti, perché il disagio è ormai evidente e sulla bocca di tutti” ha specificato Soranzo, che ha poi concluso “per noi non cambia nulla: non ci interessano le poltrone, al punto che le abbiamo lasciate libere tutte. È il segnale più forte che potevamo dare oggi. Non abbiamo bisogno delle poltrone per fare l'interesse dei nostri cittadini, lo possiamo fare con l’impegno e il duro lavoro che ci hanno sempre contraddistinti, portando avanti le nostre istanze in assemblea dei sindaci attraverso i nostri sindaci e amministratori locali, che nei prossimi mesi sono destinati certamente ad aumentare sia in numero che peso».

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