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Giordani e le mamme vincono le cause sulla registrazione dei figli: respinti i ricorsi della Procura

Sono arrivate le prime ordinanze del Tribunale di Padova sui procedimenti riguardanti l'indicazione di due genitori di sesso femminile nell'atto di nascita del minore. Il sindaco: «Sono padre e nonno e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B». Validi i 37 atti.

Le mamme non si toccano. Il Tribunale di Padova ha rigettato le richieste della Procura e confermato la validità delle iscrizioni del nominativo della madre non biologica nell’atto di nascita fatta dal sindaco, Sergio Giordani. Nella giornata di oggi, 5 marzo, sono arrivate le prime ordinanze del Tribunale di Padova sui procedimenti riguardanti l'indicazione di due genitori di sesso femminile nell'atto di nascita del minore, che dichiarano inammissibili i ricorsi del Pubblico Ministero, il quale chiedeva la cancellazione del nominativo della madre non biologica dai 37 atti di nascita sotoscritti dall'amministrazione. Il tribunale ha ritenuto non applicabile la procedura utilizzata dall'allora Pubblico Ministero per contestare l'iscrizione della seconda mamma. Secondo il Tribunale, per contestare l'iscrizione dell'ufficiale di stato civile occorre fare ricorso alle diverse e ben più articolate azioni di status (azioni con rito ordinario).

La legittimazione

Il Tribunale ha altresì affermato la piena legittimazione del sindaco Giordani, quale ufficiale di governo, a partecipare a questi giudizi, in concorrenza con il Ministero dell'Interno, e la facoltà del Comune di avvalersi dell'avvocatura civica per la rappresentanza in giudizio. Il sindaco ne aveva fatto una battaglia insieme alle mamme arcobaleno, scendendo in piazza più volte con loro e mettendosi contro tutta l'opposizione e parte degli opinionisti. 

Le voci dei protagonisti

Il sindaco di Padova Sergio Giordani sottolinea: «Un passo avanti importante per le bambine e i bambini e per le loro mamme, oggi vince l’amore e l’interesse primario delle piccole e dei piccoli. Ho sempre ritenuto di agire secondo coscienza e secondo i principi della Costituzione. Sono padre e nonno oltre che Sindaco e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B. Nessuno scontro con la Procura, che ringrazio. Ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie. Un abbraccio a tutte le mamme per questo significativo pronunciamento, ho conosciuto le loro storie da vicino e ribadisco che il tema è solo di amore, buon senso e diritti per questi minori che diversamente sarebbero esposti a inaccettabili discriminazioni. Infine, un grande grazie alla nostra avvocatura civica del Comune di Padova, per il professionale lavoro e a tutti i dirigenti competenti» Lo dichiara il Sindaco Sergio Giordani. L’assessora Francesca Benciolini aggiunge: «Sono davvero felice di questa sentenza, in particolare dove si dice che "la stabilità del rapporto garantisce tutela ad un interesse fondamentale e prevalente del figlio, ravvisabile nella necessità di mantenere la propria identità personale che si è costruita sia in quanto figlio di quei genitori che se ne sono presi cura morale e materiale (anche se non legati da vincoli biologici) sia nel riconoscimento da parte della collettività come soggetto inserito in quella specifica famiglia».

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