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A luglio arriva la quattordicesima per 215mila pensionati padovani: «Una boccata di ossigeno»

Torna la quattordicesima per i 215mila pensionati padovani con assegni inferiori ai 1.000 euro al mese, e arriva il bonus di 200 euro per coloro che nel 2021 hanno beneficiato di un reddito ai fini Irpef sotto i 35mila euro

Torna la quattordicesima per i 215mila pensionati padovani con assegni inferiori ai 1.000 euro al mese, e arriva il bonus di 200 euro per coloro che nel 2021 hanno beneficiato di un reddito ai fini Irpef sotto i 35mila euro. Lo ricorda l’Anp, Associazione nazionale pensionati di Cia agricoltori Padova, sottolineando che si tratta di una boccata d’ossigeno per un’intera fascia di popolazione che è precipitata in una condizione di grave disagio sociale a causa della crisi, tra inflazione, caro bollette e post pandemia.

Pensioni

A certificarlo sono gli ultimi dati Istat, che registrano un aumento della povertà assoluta in Italia, giunta ormai alla cifra record di oltre 5 milioni di famiglie. Tuttavia, secondo Anp Cia Padova, «quattordicesima e bonus non sono affatto sufficienti in questa fase: restano delle misure tampone a cui vanno affiancati dei provvedimenti strutturali. Occorre, ad esempio, aumentare le pensioni minime almeno a 780 euro; modificare i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza; adeguare le modalità di indicizzazione delle pensioni per difendere il potere d’acquisto degli anziani, che è calato già del 4%; istituire una pensione di garanzia per i giovani». Il presidente di Anp Cia Padova, Carlo Miatello, sottolinea inoltre come sia «necessario modificare le regole previdenziali per le donne, oggi molto penalizzanti. Giova ricordare che la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è stata liquidata la pensione. Un elemento, questo, che penalizza le donne, le quali spesso hanno alle spalle una carriera lavorativa discontinua. Serve una strategia che da una parte sostenga le persone in difficoltà, mentre dall’altra occorre rafforzare un sistema di previdenza e di protezione sociale che metta al riparo lavoratori e pensionati dalle crisi economiche». Stando ad una proiezione di Anp Cia Padova, le pensioni minime potrebbero diminuire a 290 euro al mese (oggi è di poco superiore ai 500 euro al mese). «Chiaro che siamo chiamati a battagliare fin d’ora a favore di una pensione di garanzia, in particolare per gli imprenditori agricoli, i giovani e le donne», conclude Miatello.

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