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«Il silenzio del mondo ha bombardato la speranza»: al Portello le strazianti testimonianze del massacro di Gaza

Della serata al Circolo BlowUP del Portello rimarrà senza dubbio impressa la straziante testimonianza di Yousef Hamdouna dell'ONG Educaid. Con lui anche volontari di Msf e l'onorevole Rachele Scarpa da poco rientrati dalla missione al valico di Rafah

Della serata al Circolo BlowUP del Portello rimarrà senza dubbio impressa la straziante testimonianza di Yousef Hamdouna dell'ONG Educaid. Anche lui faceva parte della delegazione italiana che a inizio marzo si è recata al valico di Rafah. Da lì, a pochi passi dalla sua famiglia oltre il confine, senza poterla  raggiungere, ha potuto raccontare ancora una volta il disastroso stato di privazione a cui è costretto il popolo palestinese.«Il silenzio del mondo ha bombardato la speranza», ha detto raccontando la drammatica esperienza sua e della sua famiglia. Struggente il suo racconto, di lui fuori dal valico mentre la sua famiglia si trovava a poche centinanai di metri senza potere avere nessun contatto. La situazione a Gaza peggiora, se possibile, di giorno in giorno. Yousef ha anche raccontato che una volta arrivato al valico il suo telefono si è riattivato e ha potuto avere dei colloqui telefonici con la sua famiglia. 

«Non c'è nulla, riparo, cibo, acqua potabile, farmaci, stampelle e spazio vitale. E al valico chilometri e chilometri di camion fermi non da due giorni ma da due mesi nell'inutile attesa di entrare  ella striscia a consegnare gli aiuti umanitari», ha raccontato ai tanti che hanno partecipato all'appuntamento. 

I relatori della serata al Portello

Dopo Yousef ha portato la sua testimonianza Martina Paesani, infermiera di Medici senza Frontiere che ha raccontato la dolorosa esperienza dell'evacuazione dall'ospedale di Al Aqsa nel centro di Gaza dopo che anche quel presidio era stato raggiunto dalle operazioni di terra. «Le strutture sanitarie sono allo stremo e con pochissimi medicinali e attrezzature medicali, anch'esse ferme al valico», ha raccontato evdenziando la resilienza - quella vera - e della tenacia del personale sanitario di Gaza che, pur vivendo lutti e privazioni di ogni sorta, non smette di prestare puntualmente  soccorso a chi ne ha bisogno. Infine è stata la volta del rappresentante della comunita' palestinese del Veneto che più che raccontare delle notizie che gli arrivano dalla Striscia ha posto questioni fondamentali sul ruolo dell'Italia in questo conflitto, degli aiuti che non arrivano che però vanno in contrasto con la tanta solidarietà che invece raccoglie dalle persone.

La serata è stata chiusa dall'intervento dell'onorevole Rachele Scarpa, deputata PD, che ha riferito puntualmente di cio che ha visto al valico di Rafah e ha stigmatizzato la difficoltò di  tutta l'opposizione in Parlamento di trovare ascolto su questa crisi umanitaria e portare soluzioni concrete sul fronte del posizionamento internazionale, come ad esempio il blocco degli aiuti all'Unrwa e delle azioni concrete in aiuto del popolo palestinese. 

Yousef Hamdouna dell'ONG Educaid

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