rotate-mobile
Attualità

Gli studenti scendono in piazza per le borse di studio: «Zaia e Donazzan ne hanno negate 3000»

Le Udu di Padova, Venezia e Verona lanciano un presidio studentesco per martedì 12 dicembre sotto il Palazzo della Regione a Venezia in concomitanza con la discussione degli emendamenti al bilancio regionale

Le Udu di Padova, Venezia e Verona lanciano un presidio studentesco per martedì 12 dicembre, ore 10.30, sotto il Palazzo della Regione a Venezia in concomitanza con la discussione degli emendamenti al bilancio regionale, insieme a loro gli studenti idonei non beneficiari.

Le motivazioni

«Sono più di 3000 le borse di studio che la Regione Veneto, Zaia e Donazzan, stanno negando agli studenti che ne hanno diritto, di cui 2600 solo a Padova, un numero destinato a salire quando arriveranno anche i dati delle Università di Ca’ Foscari e Verona - dichiara Domenico Amico, coordinatore di Udu Padova - .Scenderemo in piazza, a Venezia, perchè non resteremo a guardare una regione che si fa beffe degli studenti in difficoltà. Sono anni che denunciamo la malagestione del diritto allo studio in Veneto e le uniche risposte che riceviamo sono che siamo in “malafede e approssimativi”. In malafede è chi continua a prendere in giro gli studenti senza dare loro gli strumenti appositamente previsti dalla Costituzione. Non possono continuare a ignorarci: che abbiano almeno il coraggio di guardare in faccia le persone a cui stanno negando la possibilità di studiare».

Le testimonianze

Insieme a Udu, arrivano le testimonianze di chi quest’anno non riceverà la borsa, come Alessandro, studente di Fisica, che racconta: «Ho iniziato l'università dando per scontato che avrei ricevuto la borsa di studio, che avrei dovuto utilizzare per le spese riguardanti trasporti, pasti e servizi vari a cui non posso rinunciare in quanto universitario e pendolare ma per i quali non mi sarei più dovuto preoccupare, permettendomi di vivere serenamente la mia vita universitaria, mentre ora tornerà ad essere un problema per la mia famiglia, spesa non da poco, soprattutto per una famiglia numerosa come la mia. Ho avuto fiducia in quelle figure che ripetono a gran voce quanto il veneto sia ricco e la nostra università un'eccellenza e ho davvero pensato che si sarebbero impegnati per garantire questo servizio a coloro che ne avevano bisogno, ma è ormai palese che purtroppo pure negli ambienti accademici quello che conta non sono le necessità degli studenti e principi come uguaglianza e giustizia, ma prevalgono invece false propagande e ipocrite logiche meritocratiche». Anche Nadir, matricola di Matematica, quest’anno vedrà negato il suo diritto a studiare e commenta: «Quando ho fatto richiesta per la borsa di studio ho provato due sensazioni contrastanti: da un lato, la speranza di poter vivere serenamente questo nuovo percorso; dall’altro, la consapevolezza che, considerata la situazione dell’anno scorso, avrei potuto non ottenerla. E così è stato: mi sono ritrovato nell’infinita lista di idonei non beneficiari. Dover fare i conti ogni volta che ci si concede di mangiare qualcosa fuori o di comprare qualcosa di non strettamente necessario al supermercato diventa pesante e sapere che, per potersi permettere di fare certe spese, bisogna mettere mano a sudati risparmi è sconfortante»


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti scendono in piazza per le borse di studio: «Zaia e Donazzan ne hanno negate 3000»

PadovaOggi è in caricamento