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Al World Health Forum il presidente dell'Università di Kiev porta il dramma dei mutilati di guerra

Imas Yevgeniy, Presidente dell'Università Nazionale Ucraina in ambito sport, educazione e riabilitazione fisica e insignito da Zelensky del titolo di Presidente per il Centro riabilitativo nazionale porterà la sua testimonianza sabato al Centro Congressi. Grazie al legame tra l'Università di Kiev e un'azienda padovana sono stati aiutati centinaia d'invalidi di guerra

Al World Health Forum, in programma dal 20 al 23 marzo 2024 che accoglie una gamma di esperti nel campo della salute e della medicina da tutto il mondo, si parlerà anche di Ucraina. Ospite infatti, sabato 23 marzo alle ore 11 presso il Centro Congressi - Sala Mantegna, Imas Yevgeniy, Presidente dell'Università Nazionale Ucraina in ambito sport, educazione e riabilitazione fisica e insignito da Zelensky del titolo di Presidente per il Centro riabilitativo nazionale. Da quella Università sono usciti tutti i campioni olimpici ucraini e gli sportivi di maggior livello. Il Comitato olimpico di Kiev, il primo presidente fu l'ex velocista Valeriy Borzov mentre quello attuale è l'ex 'zar' del salto con l'asta Sergey Bubka, è diventato membro del Cio nel settembre del 1993. Ai Giochi olimpici, lo sport ucraino ha già conquistato 148 medaglie, di cui 38 d'oro.

Imas Yevgeniy, Presidente dell'Università Nazionale Ucraina con il premier ucraino Zelensky

Il primo storico oro a cinque cerchi fu quello di Oksana Baiul nel pattinaggio di figura a Lillehammer '94. Sembra passato un secolo ed effettivamente, anzi drammaticamente, tante cose sono cambiate. In peggio. Sono centinaia gli atleti morti nel conflitto. Circa 300 ma potrebbero essere di più. E proprio all'ingresso dell'Università di Kiev c'è una grande lastra di marmo con tutti i nomi degli atleti che hanno vinto una medaglia olimpica. Superato questo monumento alle imprese sportive ci si trova di fronte a un enorme collage di forografie di quelli stessi atleti decorati che hanno perso la vita da quanto è cominciato il conflitto. 

Il monumento ai campioni olimpici all'entrata dell'Università di Kiev

La presenza di Imas Yevgeniy aggiunge un importante legame tra Italia e Ucraina, evidenziando l'attenzione e l'impegno reciproco tra i due paesi. A seguire passo dopo passo Yevgeniy la Fondazione Hope Ukraine con l'Unione dei 600 Sindaci Ucraini capeggiata da Igor Kruglyk, della Croce Rossa Ucraina, guidata dal Presidente Mykola Polishchuk, e dell'Associazione Arm Women Now. Sarà proprio Kruglyk ad accompagnare in incontri istituzionali Yevgeniy, che ha in programma diverse visite in tutto il Veneto dove sarà ricevuto da sindaci e amministratori locali. 

Le fotografie degli atelti caduti durante il conflitto

Ma che legame c'è tra sport e salute in un contesto come quello ucraino, dove da tre anni la guerra ha sconvolto la vita di tutti i suoi cittadini? Se da sempre il legame tra benessere e attività sportiva è inteso nel modo più scontato e tradizionale, che lo sport faccia bene non siamo certo noi a scoprirlo, c'è però un ulteriore aspetto che lega le discipline sportive alla salute. La guerra ha fatto, come dicevamo, molti morti anche nel mondo dello sport, come gli ex capitani delle nazionali maschili di rugby e pallanuoto, Oleksi Tsibko e Yevhen Obedinsky. Il primo, 55 anni, è deceduto combattendo contro le forze russe vicino alla città di Bucha il 31 marzo di due anni fa. Il 39enne ex pallanuotista Obedinsky. Yevhen è stato ucciso il 17 marzo 2022 durante l'assedio di Mariupol. Sono solo alcuni esempi perché è lunga la lista di atleti morti durante la guerra.Tutti questi atleti, sia quelli ancora in vita che quelli che invece sono rimasti vittime del conflitto, magari combattendo, sono usciti proprio dall'Università diretta Nazionale Ucraina diretta da Imas Yevgeniy.

Che politica e sport siano sempre andate a braccetto si è sempre saputo ma la guerra rende tutto più drammaticamente chiaro. Ricordiamo poi che il peso massimo Vitali Klitschko è l'attuale sindaco di Kiev. Così a fronte di questa situazione venutasi a creare a causa dell'invasione russa ha reso davvero difficile tutto e ha portato al sacrificio da tantissime giovani che sono andati a combattere al fronte. Tra questi anche molti sportivi. La relazione tra Hope Ukraine e l'Università di Kiev nasce dall'esigenza di ridare speranza a chi in guerra  ha perso un arto. Per questo si è cercato di capire come si potesse dare una mano per rispondere a questa esigenza di fornire protesi a chi ne avesse bisogno. Partendo dagli sportivi si è poi immediatamente innescato un meccanismo virtuoso che sta permettendo a molti civili e minori rimasti altrimenti invalidi. Non solo sportivi, naturalmente. Qui entra in gioco un'azienda padovana, Orthomedica, che da qualche mese si è resa disponibile per dare il suo contributo in questo momento difficile per gli ucraini. È importante sottolineare che Orthomedica, da sei mesi, si è dedicata non solo alla produzione di protesi, ma anche alla riabilitazione, ampliando la sua portata per includere diverse aziende del settore ospedaliero, medico e riabilitativo. Il Presidente di Orthomedica, Massimo Pulin, sarà uno dei protagonisti di una tavola rotonda intitolata "Bisogni, proposte, soluzioni dell'Industria dei dispositivi impegnata in sanità per una nuova politica industriale del Paese Italia e dei farmaci biosimilari ed equivalenti strumento di sostenibilità dell'innovazione". L'evento, nel quale interverranno anche altri esperti del settore, avrà luogo sempre nel contesto del World Health Forum. L'impegno di  Orthomedica si traduce concretamente nella creazione di iniziative come il Centro nazionale protesico e riabilitativo, mirato a migliorare la vita di molte persone proprio in Ucraina. 

Przemyl - Profughi Ucraina (ph. Ivan Grozny Compasso)-4

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