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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Università, giro di vite sugli appelli In alcuni corsi si torna da 5 a 4

Ingegneria, statistica ed economia le scuole (che hanno sostituito le facoltà) interessate dalla deroga al regolamento didattico approvata lunedì dal senato accademico dell'ateneo padovano. Studenti in rivolta

Non più 5 appelli d'esame all'anno ma 4: il senato accademico dell'università di Padova ha approvato il taglio che interesserà tutti i corsi di studio della scuola di Ingegneria, quelli di Scienze statistiche, quelli dell'ex facoltà di Economia ed il corso di laurea in Economia internazionale (ora riuniti sotto la scuola di Economia e scienze politiche). Il nuovo regolamento, che per le aree elencate scardina la recente conquista studentesca dei 5 appelli, ottenuta lo scorso febbraio, verrà attuato a partire dal prossimo anno accademico. Immediata la reazione di protesta da parte dei rappresentanti studenteschi contrari alla creazione di queste eccezioni. Nel corso della riunione di lunedì l'ateneo ha approvato anche tre importanti bandi di ricerca.

IL PUNTO DI VISTA DELL'ATENEO. Dal canto suo l'università patavina sostiene la riduzione degli appelli d'esame con l'obiettivo dichiarato di "evitare che la frequenza ripetuta di alcune prove d'esame, diventi per gli studenti il surrogato di un'inadeguata frequenza alle esercitazioni, e di incentivare una consapevole autovalutazione del proprio livello di preparazione". Insomma, un modo per spronare gli universitari a passare gli esami con maggior profitto in minor tempo.

LA PROTESTA DEGLI STUDENTI. A portare il vessillo della protesta studentesca contro l'approvazione della deroga, in aria da mesi, le associazioni "Studenti per" e "Udu Padova" che da gennaio avevano mobilitato gli iscritti ai corsi e raccolto un migliaio di firme per il mantenimento dei cinque appelli. Alla notizia della modifica al regolamento, lunedì sotto al Bo, è comparso uno striscione di protesta.

BUONE NOTIZIE PER LA RICERCA. Una ventata di aria fresca arriva per quanto riguarda la ricerca: nella stessa riunione di lunedì infatti l'ateneo ha approvato il finanziamento di 28 progetti di ricerca aperti a ricercatori di tutto il mondo, per i quali l'università investirà un milione e 200mila euro. Un secondo progetto, finalizzato alla mobilità europea e la formazione di ricercatori esperti utilizzerà 800mila euro in arrivo dalla Comunità europea, infine un terzo bando finanziato dalla Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo, conferirà 15 borse di studio per dottorati di ricerca della durata di tre anni riservati a candidati stranieri.

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