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Cronaca Crocefisso / Via Vincenzo Pinelli

Case Ater, la protesta degli "esclusi" di Via Pinelli. Businato: «Non ci siamo dimenticati di loro»

Il Presidente di Ater, Tibertio Businato risponde e rassicura agli inquilini che si sono rivolti alla stampa perché preoccupati che l'ente non abbia chiesto il contributo statale per riqualificare le loro abitazioni: «E' solo una questione di tempi»

«Sono inseriti come tutti gli altri in progetto di riqualificazione. La logica nostra è stata quella di cominciare con i più datati, ma non ci siamo dimenticati di loro». Il Presidente di Ater, Tibertio Businato risponde e rassicura agli inquilini delle case popolari di Via Pinelli che si sono rivolti alla stampa perché preoccupati che l'ente non abbia chiesto il contributo statale per riqualificare le loro abitazioni. Di problemi, non si può certo negare, quelle case ne hanno diversi ma il Presidente vuole rassicurare che gli interventi verranno fatti, sono in programma. 

Palazzine

«Quelle sono palazzine degli anni Duemila, bisognerebbe anche dire che è una vergogna che dopo poco tempo siano già ridotti così. Anche questo andrebbe evidenziato, ma sul passato faccio fatica a ragionare», ci spiega Businato. «Ma noi abbiamo l'intenzione di riqualificare tutto. Dove bisogna intervenire interverremo. Loro hanno ragione a chiedere determinate cose, anche attraverso i giornali, ma se mi chiamano io li incontro volentieri. E le risposte che ho da dargli sono positive. Bisogna distinguere i difetti costruttivi e quello che riguarda il 110%. Ci sono anche loro in questo progetto, non c'è una mancanza di sensibilità nei loro confronti, è solo che i cantieri non possono partire tutti nello stesso tempo. Ci sono stati altri inquilini che ci hanno chiamato per chiederci se interverremo, di altre zone, anche a loro abbiamo spiegato che è solo una questione di tempi. Certo essere senza un governo ha rallentato le procedure». 

Programmazione

La presenza di muffa dentro e fuori gli appartamenti, crepe strutturali che si vedono anche solo guardando l'edificio, infiltrazioni. Problemi ce ne sono in quelle abitazioni: «La programmazione c'è sia in termini di interventi che già erano programmati, come le fognature che abbiamo rifatto completamente. Per quanto riguarda il 110% bisogna solo aspettare e sperare che il nuovo governo almeno sull'edilizia pubblica, come spingono da tempo tutte le Ater d'Italia, mantenga il contributo. Noi siamo stati tra i primi ad avviare la procedure con il Ministero ma lo sapete meglio di noi quali sono i tempi della burocrazia. Mettiamoci poi la caduta del governo e tutto si è ulteriormente rallentato. Ma gli inquilini di via Pinelli possono stare tranquilli, non ci siamo dimenticati di loro. Noi ci siamo».

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