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Cronaca Santa Rita

Contrasto alla microcriminalità, arresti e sequestri nel fine settimana

Dall’inizio dell’anno la Squadra Mobile di Padova ha arrestato 42 pusher. Anche in questo weekend fitte attività hanno portato a denunce e sequestri con ancora un minorenne coinvolto

Dall’inizio dell’anno la Squadra Mobile di Padova, in operazioni dil contrasto alla microciminalità e in particolare allo spaccio hanno portato all'arresto di 42 pusher, la denuncia altri 27, di cui 10 questi sono  minorenni. La stessa Mobile ha sequestrando dall'inizio dell'anno circa 4 kg di dosi di sostanze che vanno dalla cocaina all'eroina all'hashish. Inoltre sono stati recuperati  quasi 10.000 euro di proventi dello spaccio. Nei confronti di 16 dei pusher l’Autorità Giudiziaria ha applicato misure cautelari personali, quali il divieto di dimora nella provincia. Per altri 14, tutti di nazionalità tunisina, e ritenuti pericolosi, dopo aver ottenuto il nulla osta all’espulsione, il Questore di Padova ne ha subito disposto l’accompagnamento ed il trattenimento nei vari Centri per il Rimpatrio, assicurandone così l’allontanamento dalla provincia padovana. 

Gli ultimi arresti in ordine di tempo, operati dagli  agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova nei giorni scorsi, a partire da metà settimana, hanno riguardato una giovane padovana incensurata, due uomini di nazionalità nigeriana, uno soltanto dei quali con precedenti di polizia, ed un 49enne padovano pregiudicato. Per due di loro la Procura ha disposto da subito il carcere, in attesa della convalida del Gip.

La giovane, 23enne, è stata notata dai poliziotti in un portico di Via Paruta, nei pressi del parco Santa Rita. L’hanno osservata cedere ad un suo coetaneo una dose di marijuana per 10 euro. Al momento del controllo e della perquisizione, la ragazza è stata trovata in possesso di altri involucri, sette  dei quali contenevano quasi altri 40 grammi di marijuana, otto invece ben 75 grammi di hashish, conservati assieme ad un panetto ancora intero della stessa sostanza, del  peso di altri 100 grammi,  ancora confezionato e recante un adesivo con riprodotta un’ostrica. Le singole confezioni sequestrate recavano sigle riconducibili a diversi clienti, alcune delle quali coincidenti con quelle riportate in un separato elenco numerato presente su un foglio manoscritto, anch’esso sequestrato. La giovane è stata arrestata e sottoposta a giudizio direttissimo, all’esito della cui udienza è stata condannata a due anni di reclusione ed al pagamento di 3.200 euro di multa.

A ridosso del medesimo Parco, quando ancora impegnati nel controllo della giovane, gli stessi agenti hanno fermato pure un 20enne abitante in Via Crescini, con precedenti di polizia per stupefacenti e contro la persona. Lo avevano notato allontanarsi dal posto col chiaro intento di sottrarsi al controllo. In effetti lo hanno sorpreso in possesso di un coltello a serramanico di cui è vietato il porto in luogo pubblico e per ciò denunciato. Appena la settimana precedente gli stessi poliziotti avevano già arrestato all’interno del parco Santa Rita un altro 19enne italiano e denunciato un suo coetaneo, anche loro incensurati, erano stati sorpresi in possesso di droga, ben oltre mezzo etto di hashish. E proprio in via Cascino, gli uomini della Squadra Mobile hanno sorpreso un 49enne pregiudicato a loro già noto intento scambiare qualcosa con un secondo soggetto recatosi direttamente presso la sua abitazione.

Fermato subito dopo, quest’ultimo è stato trovato dai poliziotti con 5 gr. Di eroina, che ammetteva di avere ricevuto pochi istanti prima dal 49enne in cambio di 80 euro. A quel punto gli stessi agenti hanno bussato alla porta dell’uomo, trovandogli già addosso altre dosi di eroina pronte per essere spacciate. Il resto della droga gli è stata trovata ben nascosta in un pensile della cucina, altri 100 grammi di eroina e 41 di cocaina, il tutto messo da parte assieme a tre bilancini elettronici e materiale per il confezionamento delle dosi. Visti i precedenti specifici, il 49enne è stato arrestato e ristretto in carcere. I poliziotti hanno pure continuano a monitorare la zona della Stazione, su fino alla zona nord dell’Arcella.

Proprio nell’area intorno alla stazione ferroviaria hanno arrestato un 30enne nigeriano, incensurato. Lo hanno controllo nel sottopasso che collega i binari della stazione a via Jacopo d’Avanzo. Alla richiesta di esibire i documenti l’uomo dichiarava di non esserne in possesso, poi alla domanda su dove fosse diretto, rispondeva di essere giunto in treno da Firenze senza però chiarire per quale motivo si trovasse a Padova. Consideratone l’atteggiamento sospetto, gli agenti hanno esteso il controllo anche al bagaglio a mano, uno zaino che il giovane recava in spalla. All’interno i poliziotti vi hanno trovato un contenitore da latte in plastica ma con dentro ben 250 grammi di eroina. Addosso gli hanno invece trovato soltanto la somma di 95 euro, segno che non era riuscito a vendere ancora nessun quantitativo di droga. Arrestato è stato condotto su disposizione del P.M. di turno direttamente in carcere.

Un altro suo connazionale di 26 anni, ma a differenza sua già con precedenti per droga, è stato invece arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile nella vicina via Foscolo, angolo via Valeri, sorpreso a cedere una dose di cocaina in cambio di 30 euro ad un 45enne italiano. Fermati entrambi, gli agenti hanno appurato che il pusher aveva sul telefono numerose conversazioni whatsapp relative proprio a contrattazioni per la vendita di stupefacenti già effettuate nel corso del pomeriggio. Condotto in Questura per la sua identificazione, il giovane si è opposto al foto-segnalamento, fino a scagliarsi contro un giovanissimo agente avvicinatosi per convincerlo con le buone, colpendolo ad un braccio e spintonandolo fino a provocarne la caduta a terra. L’uomo è stato per questo arrestato oltre che per spaccio anche per resistenza a p.u.. Il P.M. di turno ne ha chiesto la convalida pe entrambi i reati, tuttavia il giudice ha ritenuto vi fosse responsabilità solo in relazione alla resistenza, non condividendo la gravità e pericolosità della singola cessione di cocaina.

L’intensa attività di contrasto della Squadra Mobile  si è poi conclusa con la denuncia di un 17enne tunisino, non nuovo al reato di spaccio. Gli agenti hanno notato il minore in via Palladio avvicinare un giovane italiano e cedergli due dosi di cocaina. Accortosi della presenza dei poliziotti, si è dato alla fuga a piedi ma è stato raggiunto dopo alcune centinaia di metri. Perquisito è stato trovato oltre che con le 90 euro ricevute poco prima dall’acquirente, anche con altre 770 euro evidentemente frutto dell’attività di spaccio. Accompagnato in Questura. su disposizione del P.M. di turno presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia il 17enne è stato affidato ad una comunità per minori.

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