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Cronaca Piazze / Piazza dei Signori

Blitz in copisteria: in centro storico scoperta la fabbrica del libro falso

Denunciato il titolare dell'esercizio a Padova. Sequestrate diverse opere interamente fotocopiate, un hard disk del computer, 10 chiavette Usb con numerosi file in formato pdf di più che sospette opere a stampa

La Guardia di Finanza di Padova, insieme ai funzionari della Siae della città patavina e di Venezia, hanno effettuato nei giorni scorsi una serie di controlli volti a fronteggiare il fenomeno della pirateria libraria, all'interno di numerosi esercizi di fotocopiatura. In uno di questi, in pieno centro storico, molto frequentato malgrado i suoi circa 3 metri quadri, in cui sono stipati ben 4 apparecchi fotocopiatori, già oggetto di particolari segnalazioni e già denunciato in passato per il medesimo reato, sono state sequestrate diverse opere interamente fotocopiate, un hard disk del computer in uso, 10 chiavette Usb contenenti numerosi file in formato pdf di più che sospette opere a stampa. Insomma una vera e propria fabbrica del libro falso.

FABBRICA DEL LIBRO FALSO IN CENTRO. Al sequestro è seguita la denuncia all’autorità giudiziaria, alla quale il titolare del centro di fotocopie dovrà ora rispondere delle ipotesi di reato previste dalla legge di tutela del diritto d’autore e punibili con rilevanti sanzioni penali e amministrative, che possono portare anche alla chiusura temporanea dell’esercizio.    

UN IPOTETICO CIRCOLO VIRTUOSO. In merito, è bene sottolineare che fotocopiare significa commettere un reato e causare danni a chi lavora nella filiera della produzione della cultura. In una città come Padova, sede di uno fra i più antichi e prestigiosi atenei del nostro Paese, si contano numerose librerie universitarie, particolarmente dedicate a fornire i libri di testo adottati dai vari corsi di studi ed insegnamenti. Insieme a queste, altrettanto numerosi sono gli esercizi che prestano i servizi di rilegatura di tesi di laurea, fascicolazione, elaborazioni grafiche e fotocopiatura. In un ipotetico circolo virtuoso, le due realtà, la libreria universitaria e il cosiddetto centro di fotocopie, sarebbero sinergiche, l’una servirebbe all’altra. 

LA LEGGE. La stessa legge di tutela del diritto d’autore consente la riproduzione per uso personale a mezzo fotocopiatura o procedimento analogo del 15% dell’opera a stampa, con il pagamento di un compenso da destinare agli aventi diritto, nella misura e con le modalità fissate dagli accordi fra le associazioni di categoria di entrambe le parti in causa: autori ed editori da una parte ed esercenti dei centri di fotocopie dall’altra. Ma così non è. Anche in questo caso siamo spesso di fronte all’ennesimo circolo vizioso: le fotocopie sostituiscono il libro, le copisterie vendono e le librerie chiudono; gli editori per fronteggiare la concorrenza sleale-illegale delle fotocopie stampano in tirature risicate, fanno ricorso alle cosiddette riedizioni, i prezzi restano sostenuti.

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