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Cronaca

ExpoBici, "concorrenza sleale": il tribunale dà ragione a Verona

Nessuno "scippo", e nessun accesso abusivo ad un sistema informativo e rivelazione di segreto professionale da parte dell'ex amministratore delegato di PadovaFiere e delle due responsabili commerciali, passati al Cosmobike Show

Nessuno scippo di ExpoBici da parte della Fiera di Verona, e nessun accesso abusivo ad un sistema informativo e rivelazione di segreto professionale da parte dell'ex amministratore delegato di PadovaFiere e delle due responsabili commerciali, tutti passati "alla concorrenza" e impegnati nell'organizzazione della manifestazione "Cosmobike Show", gemella dell'evento padovano. Lo ha stabilito, come riportano i quotidiani locali, la sezione specializzata in Materia d'Impresa del tribunale di Venezia, rigettando la richiesta di PadovaFiere di sospendere la fiera veronese, che si terrà dall'1 al 14 settembre (una settimana prima di ExpoBici fissata dal 19 al 21).

L'INCHIESTA. La causa era stata portata avanti da PadovaFiere, che aveva accusato l'ex amministratore delegato di avere "architettato il lancio di una manifestazione concorrente a Verona a partire già da maggio 2014, cinque mesi prima del licenziamento per motivi disciplinari, in stretto contatto con alcune figure dirigenziali di VeronaFiere". Sulla vicenda il pubblico ministero aveva aperto un’inchiesta, che aveva portato, a fine gennaio, alle perquisizioni e al sequestro di materiali informatici nell’abitazione e negli uffici di VeronaFiere e delle persone indagate, allo scopo di verificare l'eventuale sottrazione di dati e contatti a favore dell'evento-copia veronese.

RAGIONE A VERONA. Ebbene, secondo i giudici non ci sarebbe stata alcuna concorrenza sleale da parte dei tre indagati e non ci sarebbe alcuna ragione, quindi, per sospendere l'evento veronese. PadovaFiere dovrà inoltre provvedere al pagamento delle spese processuali, pari a 7.500 euro. Infine, per quanto riguarda l'accusa, mossa da ambedue le parti, di avere messo in circolo affermazioni screditanti, anche su questo il tribunale di Venezia ha dato ragione a Verona, invitando PadovaFiere a far cessare questo genere di dichiarazioni denigratorie nei confronti dell'ente fieristico veronese.

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