Messa in sicurezza ed estetica Ristrutturati i padiglioni della Fiera

Sono stati inaugurati venerdì, i nuovi tetti di alcuni padiglioni della Fiera di Padova. L'intervento, dal costo di 3 milioni di euro, ha interessato i blocchi 2, 3 e 4, completamente rinnovati, mentre il cantiere per il rifacimento del padiglione 1 è ormai nella sua fase conclusiva e sarà completato in tempo utile per la menifestazione "Auto e moto d’epoca", che avrà luogo dal 22 al 25 ottobre. Oltre alla messa in sicurezza delle strutture, che presentavano coperture in fibrocemento con amianto ed erano soggette al rischio infiltrazioni, il cantiere ha regalato ai padiglioni un aspetto nuovo, anche del punto di vista estetico. 

PADIGLIONI 1 E 4. I padiglioni 1 e 4 rappresentano - assieme ai padiglioni 14 e 15, che saranno oggetto di un intervento già inserito dal Comune nel piano delle opere - il nucleo storico della fiera di Padova. La loro costruzione risale al 1921. Le coperture - semidistrutte dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale - sono state completamente ricostruite nel 1947. L’intervento iniziato nel mese di giugno ha portato al recupero della struttura originaria: l’eliminazione del controsoffitto in lamierino grecato ha permesso di far riemergere le vecchie eleganti capriate in calcestruzzo e di rendere molto più ampi e ariosi gli spazi. La copertura in amianto nel tetto è state invece sostituita da pannelli sandwich monolitici e autoportanti. 

PADIGLIONI 2 E 3. Completamente rinnovato anche l’aspetto del padiglione 3: se prima del cantiere era uno spazio di “passaggio” fra i due padiglioni 1 e 4, ora si propone come un loft, un ambiente elegante dalle coperture in legno lamellare bianco, un “salotto” ideale per ospitare esposizioni di taglio differente rispetto a quelle proposte nei grandi padiglioni. Completamente messo in sicurezza e rinnovato nel layout, ora molto più luminoso, anche il padiglione 2. 

PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEI LAVORI. Il cantiere ha rispettato il cronoprogramma e, per la sua complessità, ha richiesto un ingente impiego di uomini e di mezzi: durante i mesi di luglio e agosto erano contemporaneamente operative quattro gru di cantiere oltre a 12 piattaforme elevatrici. Le attività di progettazione sono state coordinate ed assegnate dal comune di Padova all'architetto Alberto Muffato di Sinergo Spa e all'architetto Alessandro Checchin. La supervisione generale dei progetti e il coordinamento con le attività fieristiche è stata a cura del direttore tecnico di PadovaFiere, Enrico Martin. L’esecuzione dei lavori dei padiglioni 1 e 2 è stata assegnata alla ditta Battiston Vittorino snc, mentre i padiglioni 3 e 4 sono stati assegnati alla Impredil srl di Nicola Zabeo. La direzione dei lavori è stata invece curata dall’architetto Diego Giacon del comune di Padova.