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Cronaca

Gattini gettati dall'auto, Zanoni "Autori da punire in modo esemplare"

La mattina di lunedì 19 agosto, a Selvazzano, sono stati gettati dal finestrino di un’auto in corsa due gattini: uno è morto, l’altro è sparito. L’eurodeputato ha affermato: "Chi ha compiuto un gesto tanto abietto deve essere assicurato alla giustizia immediatamente perché potrebbe essere pericoloso anche per le persone"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

A Selvazzano, intorno alle 8 di mattina di lunedì 19 agosto 2013, sono stati gettati dal finestrino di un’auto in corsa due gattini. Uno è morto per lo schianto sull’asfalto, l’altro è fuggito, probabilmente ferito e sotto choc. L’episodio si è verificato in via Vittorio Emanuele III, appena passato il ponte e in direzione della nuova rotatoria. Un automobilista che seguiva la macchina dalla quale sono stati gettati i mici ha subito chiamato i carabinieri di Selvazzano ed ha annotato il numero di targa.

Dalla testimonianza risulta che dall’auto che lo precedeva sono stati lanciati dal finestrino due gattini, finiti sull’asfalto. I carabinieri, arrivati sul posto, hanno trovato uno dei due gattini di circa un mese, bianco e grigio, morto sulla strada con una macchia di sangue sull’asfalto sotto la testolina. Hanno provato a cercare l’altro micio ma senza riuscire a trovarlo. Subito è scattata anche la ricerca del proprietario della vettura. In poche ore i responsabili sono stati individuati: si tratta di una coppia, 68 anni lui, 56 lei, entrambi del posto, italiani. Una volta scoperti, hanno confessato.

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «I nomi di coloro che hanno compiuto un gesto inqualificabile come questo vanno resi pubblici. Ritengo che, se sono stati in grado di compiere un simile atto, si tratta di soggetti pericolosi. È necessario che gli inquirenti procedano ad una perquisizione domiciliare per verificare se siano in possesso di altri animali e quindi di controllare lo stato in cui vengono detenuti. Dovrebbe essere emessa un’ordinanza di divieto di detenzione di animali perché in futuro altri esseri innocenti potrebbero subire la stessa atroce sorte. Invito le associazioni animaliste, LAV, ENPA, OIPA, UEPA, Animalisti Italiani a costituirsi parte civile quando ci sarà il processo».

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