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Cronaca Este

Affitti non pagati: chiesto lo sfratto dalla sua storica sede per il Genio Civile di Padova

Il tribunale di Rovigo, ha comunicato all'Agenzia del Demanio che i locali dovranno essere sgomberati per morosità. I lavoratori, quindici dipendenti regionali, hanno scritto alla Regione. Una vicenda più intricata di quanto sembri perché coinvolge più enti

Entro il 30 giugno il Genio Civile di Padova dovrà abbandonare la sua storica sede di Este. Il tribunale di Rovigo, nella persona del giudice Nicola Del Vecchio, ha comunicato all'Agenzia del Demanio che i locali dovranno essere sgomberati per morosità. I dipendenti regionali della sede, una quindicina di persone, hanno scritto una lettere alle massime autorità della Regione per sapere quale sarà il loro destino. Nessun comunicato ufficiale, fino a ora, ma quello che filtra da Palazzo Ferro Fini è che non sarà assolutamente interrotto il servizio e che questa è solo la prima puntata di un contenzioso rispetto al quale la Regione vuole trovare una soluzione definitiva. Quindi ricorrerà. Una vicenda più intricata di quanto sembri perché coinvolge più enti, dal demanio dello Stato alla Regione.  

Sede storica

In Italia, il Genio Civile dipende infatti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E' un organo tecnico specializzato che si occupa della pianificazione, progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture pubbliche, come strade, ponti, ferrovie e opere idrauliche. Svolge anche funzioni di vigilanza e controllo per garantire la conformità alle normative tecniche e di sicurezza. Da sempre, la sede padovana, si trova dove appunto a Este. Lo stabile è da metà del 1800 che è sede del Genio Civile. Tra il 2010 e il 2012 però, nell'ambito di quella che conosciamo come la cartolarizzazione degli immobili pubblici, voluta dall'allora Ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, ci fu la vendita degli asset immobiliari dello stato, con l'obiettivo di fare cassa. Tra gli immobili venduti anche questo di Este che è stato ceduto alla finanziaria che poi l'ha affitatta al demanio.

Dinastia Nattino

La società proprietaria è ora la Investire SGR S.p.a. che fa parte della Banca Finnat, un istituto di credito che affonda le sue radici nel lontano 1898. Una lunga esperienza maturata prima come Studio Professionale di Agenti di Cambio, poi come Finanziaria e Commissionaria di Borsa, quindi come SIM ed infine - dal 12 febbraio 1998 - come Gruppo Bancario. Fondata da Pietro Nattino alla fine dell’Ottocento, la Banca è oggi guidata dalla quinta generazione della famiglia fondatrice. La famiglia Nattino è una delle più importanti casate finanziarie del nostro paese è vanta un forte e radicato legame con la finanza vaticana. L'immobile di Este non è il solo investimento che la famiglia ha fatto nella provincia di Padova dove invece è molto presente proprio grazie a questo tipo di relazioni. 


 

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