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Cronaca

Strage di Mestre, fa firmare deleghe ai feriti: indagato ex console onorario dell'Ucraina

Marco Toson, imprenditore padovano, è stato denunciato dai carabinieri di Treviso con ipotesi di reato che vanno della truffa alla circonvenzione di incapace. L'uomo, insieme a una sua collaboratrice, avrebbe raccolto le adesioni da coloro che erano ricoverati al Ca' Foncello

Truffa e circonvenzione di incapace: sono queste le due ipotesi di reato formulate nei confronti di Marco Toson, imprenditore padovano ex console onorario dell'Ucraina e presidente della camera di commercio ucraina per l'Italia. L'uomo, nei cui confronti è stata presentata una denuncia ai carabinieri di Treviso, insieme ad un collaboratrice, avrebbe fatto firmare una delega "in bianco" a persone che erano state ricoverate all'ospedale del capoluogo in seguito al tragico incidente occorso ad un bus avvenuto a Mestre lo scorso 3 ottobre. Oggetto dell'incarico sarebbero state le cause per il risarcimento del sinistro, che aveva causato 21 morti e 15 feriti. La Procura di Treviso, competente per territorio, ha aperto un fascicolo di indagine

La denuncia

A denunciare Toson sarebbero stati, come riportato oggi dal Corriere del Veneto e da TrevisoToday, i parenti dei ricoverati nel nosocomio trevigiano: a lui viene contestato di essersi presentato subito dopo l’incidente come «console onorario», quando invece da questo incarico è stato destituito nel maggio del 2022, e di essersi adoperato in virtù di questo ruolo, insieme alla collaboratrice, per far firmare le deleghe alla gestione dei risarcimenti ad una avvocata di sua fiducia, la padovana Tina Macaluso, consulente di Toson per le pratiche che riguardano i contatti ucraini dell’ex console. Nella denuncia si spiega che Toson si sarebbe adoperato per aiutare i parenti di vittime e feriti garantendo loro ospitalità in alberghi da lui individuati e avrebbe messo a disposizione una sua collaboratrice, Larissa Vassilieva, per traduzioni e gestione delle pratiche. Sarebbe stata proprio Vassilieva, presentata dallo stesso Toson come sua assistente, a entrare nella stanza di una delle persone ricoverate per farle firmare una delega in bianco a beneficio dell’avvocata Macaluso. In un primo momento i famigliari, fidandosi del ruolo istituzionale, hanno acconsentito di buon grado; solo in un momento successivo, quando la comunità ucraina ha riferito loro che l’incarico era terminato, e quando la stessa Regione Veneto, a precisa richiesta, ha riferito che Toson non era più console onorario, sono nate le perplessità. I parenti riportano anche della premura con cui Toson e Vassileva si sono avvicendati e della fretta nel voler raccogliere la delega al risarcimento. La firma della persona malata, raccontano i parenti, è stata fatta su una delega in bianco sottoposta a tre giorni dall’incidente mentre questa era allettata «semi sedata, per buona parte incosciente e intontita dai farmaci». 

Delega

La delega conteneva la clausola secondo cui una percentuale del 10% delle somme percepite sarebbe dovuta andare nelle casse della professionista qualora il risarcimento fosse stato giudicato congruo, quanto alla dimensione del ristoro il documento parlava di cifre che andavano dai «20 mila ai 400 mila euro», numeri che hanno indisposto ancor più i parenti delle vittime decedute nella tragedia e dei feriti dimessi o ancora ricoverati.

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